La traduzione di Luca 23:43

 

 

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INTRODUZIONE

Il testo in discussione:

k a i e i p e n a u t wA m e n s o i l e g w s h m e r o n
m e t e m o u e s h e n t w p a r a d e i s w

 

Molte discussioni sono state fatte su questo versetto. Il problema è: come tradurlo? O piuttosto: come punteggiarlo?

La comprensione di questo versetto dipende dalla punteggiatura usata dal traduttore.

Purtroppo il traduttore non può essere aiutato dal testo Greco o dai manoscritti biblici originali in lingua Greca, in quanto, all’epoca della stesura del Vangelo di Luca, la punteggiatura non era usata.

L’Encyclopedia Americana (1956) vol. XXIII, p. 16 afferma: "Nei più antichi manoscritti e nelle iscrizioni dei greci non si nota nessun tentativo di usare la punteggiatura".

Infatti nella Scrittura Greca del Vangelo di Luca non c’è segno di punteggiatura e la letteratura greca usò questo tipo di scrittura sino al IX secolo. (Un’eccezione la troviamo nel Mss. Vaticano 1209 conosciuto con la sigla B di cui parleremo più avanti).

C’è da dire che un attento uso della punteggiatura facilita la comprensione di un testo, mentre un uso sbagliato ne può stravolgere l’intero significato con gravi danni.

In questo caso però, ciò che può aiutare il traduttore è il contesto biblico in cui è inserita la frase.

In queste pagine verranno esaminati i seguenti punti:

 1 Come alcuni traduttori non hanno seguito la tradizionale traduzione di Luca 23:43.

2 Citazioni di commentari, dizionari biblici ecc.

3 La strana aggiunta della parola "che".

4 Il Regno: quando?

5 Il Paradiso: dove e quando?

6 Dove andò Gesù quel giorno?

7 Quando fu risuscitato?

8 Quando andò in cielo?

9 Il codice B (Manoscritto Vaticano 1209).

10 Conclusione

  

1. COME ALCUNI TRADUTTORI NON HANNO SEGUITO
LA TRADIZIONALE TRADUZIONE DI LUCA 23:43

Chiunque abbia consultato diverse Bibbie avrà senz’altro notato che la maggioranza delle Bibbie traducono questo versetto così:

1 Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso" (La Sacra Bibbia – Conferenza Episcopale Italiana, 1971) 

2 Gesù gli rispose: "In verità ti dico: oggi, sarai con me in Paradiso" (Nuovissima Versione dai Testi Originali Edizione Paoline 1986).

3 Gesù gli rispose: - Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso. (Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente - Parola del Signore).

In queste tre Bibbie si notano tre diversi modi di tradurre: nel primo caso viene posta una virgola prima della parola "oggi"; nel secondo caso vengono messi due punti prima di "oggi" e una virgola dopo, mentre nel terzo caso non viene usata la punteggiatura, ma viene aggiunta la parola "che" prima di "oggi", così che il senso rimane sempre lo stesso.

Ma questi non sono gli unici modi di tradurre questo versetto, altri traduttori hanno scelto un’altra soluzione. Vediamo quale.

Traduttori che non hanno usato punteggiatura.

1 "Amen, io ti dico oggi che con me tu sarai . . ." -The Curetonian Version of the Four Gospels, (1904) Vol. I F.C.Burkitt.

2 "Veramente ti dico oggi tu sarai con me in Paradiso" - The Riverside New Testament, W.G.Ballantine.

3 "Veramente ti dico oggi che con me tu sarai . . ." -W. Cureton, Four Gospels in Syriac, J. Murray (1958) London.

In queste traduzioni si nota che la n.2 lascia libera interpretazione al lettore, mentre la n.1 e la n.3 pur non mettendo punteggiatura indirizzano il lettore verso una lettura non tradizionale.

 

Traduttori che inseriscono due punti dopo la parola "oggi".

1 "Veramente ti dico in questo giorno: Con me sarai . . ." - Emphasized Bible, (1902) J. B. Rotherham

2 ". . . ti dico oggi: tu sarai con me . . ." - The Gospel from Aramaic, (1933) George M. Lamsa

3 ". . . ti dico oggi: Tu sarai . . ." - Neue Testament, Luwig Reinhardt

4 ". . . ti dico oggi: Tu sarai con me . . ." - Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre

Scritture, (1987) Watch Tower Bible and Tract Society

 

Traduttori che inseriscono una virgola dopo "oggi".

1 ". . . ti sto dicendo oggi, con me tu sarai . . ." - Concordant Literal, R.Young

2 "In verità ti dico oggi, che sarai con me . . ." - Versão Trinitária, (1883)

3 ". . .Io ti dico oggi, tu sarai . . ." - The Gospel from Aramaic, (1940) George
M. Lamsa

4 ". . . io ti dico oggi, tu sarai . . ." - New World Translation of the Holy Scriptures,
(1984) Watch Tower Bible and Tract Society

5 ". . . ti dico oggi, tu sarai . . ." – The Christian Bible (1995) Its New
Contract Writings Portion; A Literal, Accurate, Plain English "New Testament" CBS

 

Altre Traduzioni

1 ". . . ti dico oggi con me, tu sarai, . . ." - The Gospel of History, (1900) Charles A.
L. Totten

2 ". . . oggi ti dico, tu sarai . . ." - The New Testament of Our Lord and Savior Jesus
Anointed, (1958) J. L. Tomanek - Idaho

3 ". . . già oggi ti do l’assicurazione: (un giorno) tu sarai . . ." - Wilhelm Michaelis

4 "In verità, io ti dico, oggi, tu sarai . . ." - Traduction Oe cuménique de la Bible,
(1988)

5 ". . . io te lo dico in verità, oggi stesso, tu sarai con me . . ." - La Sainte Bible,
(1908) L.Segond et H. Oltramare

 

Note di traduttori

1 "Gli antichi testi non erano punteggiati. La virgola può venire prima o dopo oggi." -
Holy Bible from the Ancient Eastern Text, (1957) 4th Edition, George M. Lamsa’s
Translation from the Aramaic of the Peshitta

2 "La punteggiatura attualmente usata in questo versetto è senz’altro errata e
contraddice assolutamente il modo di pensare di Cristo e del malfattore." - L. Reinhardt

3 Io ti dico, Oggi = "Io ti dico oggi". Oggi. Questo ha relazione con "Io dico" per
enfatizzare la solennità dell’occasione; non con "tu sarai"... - The Companion Bible,
(1990)

 

Fonti Greche

 

Sotto sono citate diverse fonti Greche, con traslitterazione e traduzione in Italiano.

1 Tines men houtos anaginoskousin* Amen lego soi semeron*_ kai hypostizousin* eita epipherousin, hoti Met' emou ese en to paradeiso._ ("In realtà alcuni leggono come segue: 'In verità ti dico oggi', e mettono una virgola; poi aggiungono: 'Tu sarai con me in Paradiso.' " - - Esichio di Gerusalemme, scrittore ecclesiastico che morì nel 434 circa. Testo Greco trovato in Patrologia Graeca, Vol. 93, colonne 432, 1433.

2 Alloi de ekbiazontai to rhema, stizontes eis to <<Semeron,>> hin' e to legomenon toiouton* <<Amen ego soi semeron*>> eita to, <<met' emou ese en to paradeiso,>> epipherontes. ("Ma altri fanno violenza al detto, punteggiando dopo 'oggi,' cosicché ciò che è detto si legge come segue: 'In verità ti dico oggi'; e poi aggiungono, 'Tu sarai con me in Paradiso.' ") - - Critica maior, di C. Tischendorf, Vol.1, Leipzig, 1869, sotto Luca 23:43.

3 Kai eutys eipen moi hoti amen amen semeron lego soi, met' emou ese en to parad[eiso]. (E immediatamente mi disse: 'Verissimamente oggi ti dico, tu sarai con me in Paradiso.' ") - - Discesa nell'Ades, scritto apocrifo del 4° secolo. Testo trovato in Novum Testamentum Graece, editio octava critica maior, di C. Tischendorf, Vol.1, Leipzig, 1869, sotto Luca 23:43.

4 Ho de eipen auto* semeron lego soi aletheian hina se ekho eis ton parad[eison] met' emou. ("Ed egli gli disse: 'Oggi ti dico la verità, che io dovrei averti in paradiso con me.' ") - - Vangelo di Nicodemo (Atti di Pilato) b287, scritto apocrifo del 4° o 5° secolo. Testo trovato in Novum Testamentum Graece, editio octava critica maior, di C. Tischendorf, Vol. 1, Leipzig,1869,sotto Luca 23:43.

 

Come si può vedere, questi traduttori e altri non citati qui hanno seguito una linea diversa di traduzione. Perché? Alcune citazioni di Commentari Lessici, Dizionari Biblici ecc., possono chiarire il punto.

 

2. CITAZIONI DI COMMENTARI, DIZIONARI BIBLICI ECC.

 

1 "…la Curetoniana Siriaca riordina l’ordine delle parole, unendo s h m e r o n , non con m e t e m o u e s h , ma con ’A m e n s o i l e g w ("Veramente Io dico a te oggi, che con me tu sarai…") - A Textual Commentary of the Greek New Testament (1975) Bruce M. Metzger - U.B.S.

2 "E Gesù gli disse, Veramente, a te ti dico quest’oggi, con Me sarai…" - A Critical Lexicon and Concordance to the English and Greek New Testament, E. W. Bullinger, pag. 811

3 "Secondo il modo di parlare Aramaico in questo versetto si dà importanza alla parola ‘oggi’ e si dovrebbe rendere: ‘Veramente ti dico oggi: tu sarai con me in Paradiso’. La promessa fu fatta quel giorno e si sarebbe dovuta adempiere più tardi. Questa è una caratteristica del linguaggio orientale e sottintende che la promessa è stata fatta in un determinato giorno e sarà sicuramente mantenuta". - Gospel Light from Aramaic on the Teachings of Jesus, G. Lamsa.

4 "…noi perciò suggeriamo la seguente traduzione e punteggiatura: "E lui disse a Gesù, Ricordati di me, O Signore, quando verrai nel tuo Regno. E Gesù gli rispose, Veramente ti dico oggi, con me tu sarai, in Paradiso". - How to Enjoy the Bible: Or the "Word", and "The Words", how to Study them pagg.48, 49. LTD 5th Edition.

5 "L’interpretazione di questo versetto dipende interamente dalla punteggiatura, che resta interamente di umana autorità, i manoscritti Greci non avevano nessun tipo di punteggiatura fino al IX secolo…" - The Companion Bible, Appendix 173 pag.192.

Questi sono alcuni motivi che hanno spinto alcuni traduttori a tradurre in maniera non tradizionale. Ma c’è un’altra versione che ancora non è stata presa in considerazione, ed è questa: "E Gesù gli disse: Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso". (La Sacra Bibbia a cura di G. Luzzi)

Come si può notare non c’è punteggiatura ma è stata aggiunta la parola ‘che’. Nel prossimo capitolo verrà esaminato questo caso.

 

3. LA STRANA AGGIUNTA DELLA PAROLA ‘CHE’.

Una traduzione per essere fedele al testo originale non dovrebbe togliere ne aggiungere alcuna parola (Rivelazione o Apocalisse 22:18,19), a meno che questa non serva a chiarire il punto. Se aggiunta, dovrebbe essere messa tra parentesi, affinché il lettore sappia che questa parola non fa parte del testo originale.

In Luca 23:43 si può dire che è scorretto aggiungere la parola ‘che’. Inoltre il lettore non viene portato a conoscenza di ciò che è stato detto sopra e, cosa più importante, si può dire che se Gesù avesse voluto dire: "Ti dico oggi che tu sarai" o "Ti dico che oggi tu sarai", avrebbe usato la parola greca ‘o t i ’ che significa ‘che’, ma non essendoci in greco questa parola il discorso rimane soggetto al contesto come nel caso della punteggiatura.

Infatti la "The Companion Bible" dice che "…in assenza di hoti (=che), la relazione della parola ‘oggi’ si deve determinare dal contesto".

Alcuni esempi si possono notare nelle seguenti scritture: Matteo 5:20,22, 28,32; 26:34; Marco 14:30; Luca 4:21; 19:9

 

Elenco di alcune Bibbie che aggiungono la parola 'che'

      1. La Sacra Bibbia – E. Tintori
      2. La Sacra Bibbia – G. Diodati
      3. Parola del Signore – Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (LDC - ABU)
      4. La Sacra Bibbia – G. Luzzi
      5. La Sacra Bibbia – A. Martini
      6. La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta
      7. Evangelo Secondo Luca – G. Nolli (Libreria Editrice Vaticana)
      8. Today English Version (Good News Bible)
      9. Contemporary English Version
      10. La Sainte Bible – E. Ostervald
      11. La Sainte Bible – David Martin
      12. Nueva Biblia Latinoamericana
      13. La Santa Biblia – Evaristo Martin Nieto
      14. Dios Habla Hoy – Versión Popular
      15. El Libro del Pueblo de Dios – A. J. Levoratti y A. B. Trusso
      16. Biblia del Peregrino – Luis Alonso Schökel
      17. Biblia Americana San Jerónimo
      18. Santa Biblia – Version moderna
      19. Biblia Sagrada – J. F. de Almeida
      20. Santa Biblia – Reina-Valera
      21. Bíblia Sagrada em Português corrente

 

4. IL REGNO: QUANDO ?

 Precedentemente è stato accennato il contesto, ed è proprio il contesto che può dire cosa significa il versetto 43.

Nel versetto 42 il malfattore disse a Gesù: "ricordati di me quando sarai nel tuo regno" (Parola del Signore - Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente) o: "…quando verrai col tuo regno" (La Bibbia Concordata), o ancora: "…quando ritornerai per regnare" (Nouveau Testament - Parole Vivante, A. Kuen).

Secondo la prima traduzione Gesù sarebbe dovuto entrare nel suo regno. Quindi il punto è: se per regno si intende il cielo, entrò Gesù nel suo regno, cioè andò in cielo, quel giorno? No!

Le Scritture dicono che Gesù fu o andò per tre giorni nell’Ades (Atti 2:27). Inoltre la "The Companion Bible" dice: "…la sua preghiera (quella del malfattore) è riferita alla venuta del Signore e del Suo Regno. Se la risposta del Signore fu diretta, la promessa avrebbe dovuto riferirsi a quella venuta e a quel Regno e non a qualcosa che accadde il giorno nel quale le parole furono dette". (Appendix 173, pag.192)

Ancora la "Concordant Literal New Testament" dice: "Il Signore non verrà nel Suo Regno sino a dopo il gran giudizio il quale incomincia il giorno del Signore…". (Pag.93)

Se poi si prende il caso della seconda e terza traduzione (abbastanza simili fra loro), il lettore è portato a capire che Gesù sarebbe dovuto venire col suo Regno e/o incominciare a regnare. Quindi Considerando ciò, si può dire che il Regno non fu stabilito, o meglio, Gesù non cominciò a regnare in quel giorno. Quello, come già è stato detto, era un evento futuro. Rivelazione o Apocalisse 12:10 infatti dice: "…ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo…" (La Sacra Bibbia - Nuova Riveduta). "…Ora è il tempo della salvezza, ora il regno del nostro Dio viene con forza, e il suo Cristo prende il potere…" (Parola del Signore - Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente).

Questa profezia scritta più di mezzo secolo dopo la morte di Cristo era rivolta verso il futuro, cioè quando Satana sarebbe stato scacciato dai cieli. Quindi al tempo della frase di Luca 23:42 Gesù non era ancora venuto col suo Regno e/o incominciato a regnare. Infatti persino dopo la sua risurrezione, nel libro degli Atti, i suoi discepoli gli chiesero: "Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno d'Israele?" (La Bibbia Concordata). La risposta implicita fu: no! Gesù dimostrò così che ancora non era arrivato il tempo per istituire il Regno.

In conclusione si può dire che il Regno non fu stabilito e Gesù non cominciò a regnare o non andò nel Regno il giorno della promessa al malfattore, ma quella promessa fu fatta in quel giorno per il futuro, infatti ancora oggi le persone continuano a pregare: "Padre nostro che sei nei cieli… venga il tuo Regno… in terra…". Questo perché oggi il Regno non ha ancora preso il potere sulla terra.

 

5. IL PARADISO: DOVE E QUANDO ?

 Per determinare l’esatto significato del contesto si deve comprendere dove si trova il Paradiso menzionato da Gesù e se in quel giorno era già presente. Si deve innanzitutto dire che il Paradiso viene menzionato per la prima volta in Genesi 2:8. Infatti nella Traduzione Cattolica di E. Tintori si legge: "Ora il Signore Dio aveva piantato fin da principio un Paradiso di delizie, dove pose l’uomo che aveva formato" (Si veda pure la Vulgata Latina e la LXX).

Da ciò si può rilevare che il Paradiso era qui sulla terra, infatti anche altre scritture parlano del proposito di Dio di fare della terra un Paradiso (Isaia 45:18; 55:10,11).

A questo riguardo una nota su Luca 23:43 nella Bibbia Tedesca di L. Reinhardt dice: "…certo (Gesù) non intendeva il paradiso come una suddivisione del regno dei morti, ma piuttosto la restaurazione del paradiso sulla terra".

Si, per questo Gesù disse: "Beati i miti, perché erediteranno la terra".

Ma alcuni diranno: Gesù si riferiva al Paradiso come ai "nuovi cieli" o "nuova terra". Ma anche in questo caso le scritture dicono che questi nuovi cieli e nuova terra devono ancora venire (vedi 2°  Pietro 3:13; Rivelazione o Apocalisse 21:1).

In ultimo un commento della "The Companion Bible" dà una risposta definitiva alla questione. In essa si legge: "…quando regnerà il Messia, il Suo Regno trasformerà la terra promessa in un Paradiso. …La sua preghiera [del malfattore] allude alla venuta del Signore e al Suo Regno; e, se la risposta del Signore fu diretta, la promessa dovette riferirsi a quella venuta e a quel Regno, non a qualcosa che sarebbe accaduto nel giorno in cui furono pronunciate le parole".

In conclusione, si può dire che il Paradiso era sulla terra e vi sarà ripristinato in un tempo futuro.

 

 

6. DOVE ANDÒ GESÙ QUEL GIORNO?

 Dove andò Gesù il giorno della promessa al malfattore? Sempre le scritture rispondono a questa domanda.

In Atti 2:27 si legge: "poiché tu non lascerai l’anima mia nell’ Ades…" (La Sacra Bibbia - G. Luzzi).

Perciò Gesù quel giorno andò nell’ Ades (si vedano pure i versetti 30, 31).

Ma cos’è l’Ades? Sempre la Bibbia del Luzzi in una nota su Matteo 11:23 dice: "…Ades vuol dire mondo invisibile e designa il soggiorno dei morti". Quindi, in nessun posto della Bibbia viene detto che Gesù (e tanto meno il malfattore) quel giorno andò in Paradiso.

Ora un altro punto interessante da esaminare è: Quando avvenne la resurrezione di Gesù?

La risposta a questa domanda verrà presa in esame nel prossimo capitolo.

 

7. QUANDO FU RISUSCITATO?

 

Certo, sapere quando fu risuscitato Gesù può aiutare a capire meglio questo punto. Ammesso e non concesso che Cristo con la sua risurrezione (e di conseguenza anche il malfattore) sia andato in Paradiso, quando ci andò?

In precedenza Gesù aveva detto ai suoi discepoli: "«E’ necessario che il Figlio dell’uomo soffra molte cose e sia rigettato dagli anziani, dai gran sacerdoti e dagli scribi, che sia messo a morte e al terzo giorno risusciti»" (Luca 9:22 - La Bibbia Concordata).

Si, Gesù morì e rimase nella tomba fino al terzo giorno, dopodiché venne risuscitato.

 

8. QUANDO ANDÒ IN CIELO?

 Se, come molti asseriscono, per Paradiso si intende il cielo, si deve cercare di sapere quando andò in cielo Gesù.

Ancora una volta nelle scritture si trova la risposta a questo quesito. Dopo la sua risurrezione Gesù disse a Maria Maddalena: "…«Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va dai miei fratelli e dì loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro»" (Giovanni 20:17 - La Nuova Diodati).

Perciò dopo la sua risurrezione Gesù non era ancora andato in cielo dal Padre. Ma allora, quando ci andò?

In Atti 1:3,11 viene detto: "Dopo la sua morte Gesù si presentò loro, …. Per quaranta giorni apparve ad essi più volte…e dissero: …questo Gesù che vi ha lasciato per salire in cielo, un giorno ritornerà come lo avete visto partire»" (Parola del Signore - Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente).

Si, Gesù non andò in cielo il giorno della promessa al malfattore, ma dopo quaranta giorni.

 

 

9. IL CODICE B (MANOSCRITTO VATICANO 1209).

 Come è stato accennato nell’introduzione il codice B (Mss.Vat.1209) costituisce un’eccezione per quanto riguarda la punteggiatura. Esso è uno dei più antichi e completi manoscritti Greci della Bibbia.

Riguardo ad esso nell’opera "Grammar of New Testament" a cura del Dr. Friedrich Blass a pagina 17 viene detto: "Per quanto riguarda la punteggiatura, è certo che gli scrittori del NT la conoscevano, dato che altri scrittori di quel tempo ne fecero uso, non solo nei MSS, ma spesso anche in lettere e documenti. Tuttavia non si sa se la seguirono, né di certo come e dove la impiegarono, poiché non ci è pervenuta alcuna informazione degna di fede sul soggetto. Le più antiche testimonianze (! - B) hanno qualche punteggiatura fin dalla prima stesura; in B il punto più alto sulla linea è generalmente impiegato per la conclusione di un’idea; il punto più basso quando l’idea è ancora lasciata in sospeso".

Concordando con ciò, A. T. Robertson osserva nella sua "Grammar of the Greek New Testament in the Light of Historical Research" a pagina 242: "Alcuni dei più antichi Mss del NT mostrano in qualche misura questi segni. B ha il punto più alto come punto fermo e il punto più basso per indicare una pausa più breve".

In base a ciò se si osserva Luca 23:43 nel codice B si troverà un punto più basso dopo la parola Greca "oggi", il che equivale a una virgola.

Testo Greco di Luca 23:43 come appare nel Manoscritto Vaticano 1209

 

 

 

10. CONCLUSIONE

 Avendo analizzato questi punti si può dire che:

1) Molti traduttori non hanno seguito il metodo tradizionale per tradurre Luca 23:43, ma hanno fatto ricorso alla logica.

2) Il Regno menzionato dal malfattore deve ancora venire sulla terra, quindi quel giorno non c’era ancora.

3) Il Paradiso non è altro che la terra riportata alla condizione originale di quando Adamo ed Eva peccarono e oggi ancora non c’è, tantomeno quel giorno.

4) Gesù quel giorno non andò né in Paradiso né nel suo Regno, ma morì e andò nell’Ades.

5) Gesù risuscitò tre giorni dopo la sua morte.

6) Gesù andò in cielo quaranta giorni dopo.

Concludendo si può e si deve dire che la punteggiatura usata dalla maggioranza dei traduttori è errata e fuorviante.

Il giusto modo di tradurre questo versetto è: "Veramente ti dico oggi, tu sarai con me in paradiso".

 

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