Aspettative profetiche inadempiute
LE CHIESE, I TESTIMONI DI GEOVA, E LA QUESTIONE DELLE ASPETTATIVE PROFETICHE INADEMPIUTE
di HAL FLEMINGS
1991
Un attento sguardo alla storia ecclesiastica rivela una serie di predizioni inadempiute fatte dai capi religiosi. In molti casi eventi turbolenti e/o grandi cambiamenti sociali diedero alito a tali aspettative. Ci furono casi in cui, quando l’avvenimento o gli avvenimenti preconizzati non trovarono adempimento, una perdita di fiducia, se non profonda delusione
pervase le masse. In conseguenza di questa storia di predizioni fallite molte persone oggi sono esitanti a dare credito a qualsiasi pronostico religioso.Molti sono consapevoli che la Bibbia contiene materiale profetico. Alcuni sono del parere che la Bibbia sia responsabile di molte predizioni mancate. Invece altri sono dell’opinione che la Bibbia non sia responsabile, ma che individui abbiano letto in essa interpretazioni che non erano del tutto sostenute dalle profezie della Bibbia.
Questa relazione documenterà esempi di predizioni inadempiute all’interno dei maggiori gruppi religiosi che si professano cristiani, quindi previsioni o aspettative simil
i dei Testimoni di Geova. Esamineremo la pretesa che vuol far apparire la fonte di alcune o tutte queste previsioni un "falso profeta". Infine consulteremo la Bibbia per risolvere qualsiasi maggior punto di controversia non adeguatamente trattato in precedenza.La questione in riferimento alla chiesa luterana
Uno dei principali gruppi religiosi protestanti è la Chiesa Luterana1. Il fondatore della Chiesa Luterana fu Martin Lutero che nacque nel 1483 e mori nel 1546. Il deteriorarsi degli avvenimenti durante il XVI secolo spinsero Lutero ad affermare che la fine del mondo, fosse imminente. Secondo una autorità2 Lutero dichiarò: " Da parte mia sono sicuro che il giorno del giudizio sia dietro l’angolo. Non importa se non conosciamo il giorno preciso... Forse qualcun altro potrà calcolarlo. E’ però certo che il tempo sia ora giunto alla fine." Un altro ricercatore3 ha affermato
: " Secondo Lutero c’erano chiari segni di degenerazione nella storia del mondo... collegando avvenimenti storici con la profezia biblica, Lutero poté annunciare l’avvicinarsi del cataclisma finale -- e la liberazione dei credenti -- con relativa certezza... (Lutero) era quindi sicuro che il suo fosse il ‘tempo della fine’ come riferito in Daniele capitolo 12, il tempo in cui queste profezie dovevano essere rivelate."In prosecuzione della proclamazione dell’imminente disastro, dopo la sua morte raccolte delle sue profezie apparvero con regolarità. Alcuni erano brevi opuscoli come "Le numerose dichiarazioni profetiche del Dottor Martin Lutero, il terzo Elia". (1552) In questo materiale gli scrittori luterani4 hanno dichiarato: "Lutero ha affermato che dopo la Sua
morte, il Vangelo sarebbe scomparso". Uno zelante luterano di nome Adam Nachenmoser scrisse nel 1584 un ampio volume dal titolo Il rivelatore teologico. In questa opera Nachenmoser tentò di interpretare tutte le profezie della Bibbia. In un caso egli predisse che5 "Nel 1590 il vangelo sarà predicato a tutte le nazioni e si raggiungerà una meravigliosa unità....e il giorno finale sarebbe stato a portata di mano. Nachenmoser fece poi numerose congetture sull’anno 1635, che sembrava il più probabile..."Un altro leader luterano scrisse Congetture sugli ultimi giorni e la fine del mondo (Latino nel 1544 - Tedesco nel 1545). In questa opera6 si dichiara "La caduta dell’Anticristo è prevista per il 1672. Seguirà un periodo di circa 16 anni in cui il Vangelo sarà predicato in tutto il mondo. Al termine di questo periodo, proprio quando le persone cominceranno a pensare che tutto vada bene e che possano vivere come vogliono, saranno colpiti da una terribile punizione e il Signore verrà proprio come un ladro di notte".
Tutte queste previsioni luterane sono fallite.
1
Secondo Il manuale delle Denominazioni negli Stati Uniti, sesta Edizione, diFrank S. Mead, c’erano otto diversi corpi religiosi Luterani nel 1979 negli Stati Uniti tra i quali "Il Sinodo Luterano della Chiesa del Missouri" e la "Chiesa Luterana d’America".
2
I principi della Riforma e sua pratica: saggi in onore di George Geoffrey Dickens, Pag. 169.3
Robin Bruce Barnes, Profezia e conoscenza —Attese apocalittiche al risveglio della Riforma protestante, Pagg. 32, 40.4
ibid. page 645
Ibid., Pagg. 121, 1226
ibid. Pagg. 116.
La questione in relazione alle chiesa cattolica romana
Anche la Chiesa Cattolica Romana ha la sua storia di predizioni mai avverate.
Gregorio I che fu Papa tra il 590 e il 604 E.V. predisse che la fine del mondo era imminente. In una sua lettera
ad Etelberto un monarca europeo egli ammonì1: "Desideriamo inoltre far sapere a Sua Maestà che abbiamo appreso dalla parola dell’Iddio Onnipotente nelle Sacre Scritture, che la fine dell’età presente e alle porte e che il regno eterno dei Santi si sta avvicinando. Mentre la stessa fine del mondo si fa più vicina accadranno molte cose insolite - cambiamenti climatici, terrore dai cieli, ecc...- tutte queste cose non si verificheranno nei nostri giorni, ma li seguiranno entro breve tempo.In seguito, intorno all’anno 950, Adso, un monaco di un monastero della Franconia occidentale, scrisse un trattato sull’Anticristo, nel quale egli stabilì un tempo successivo per la sua venuta, come pure per la fine del mondo. ‘Un re Franco’, disse ‘ristabilirà l’Impero Romano e abdicherà sul Monte degli Olivi e alla dissoluzione del suo regno sarà rivelato l’Anticristo’2.
Nessuno studio serio su questo soggetto sarebbe completo senza far riferimento alle predizioni dell’abate cattolico romano Gioacchino di Fiore, noto scrittore ed ecclesiastico, Una autorità3 ha osservato: " Il più originale pensatore profetico dell’alto medioevo fu l’abate calabrese Gioacchino di Fiore (1131 - 1202). Nei suoi scritti più influenti Gioacchino interpretò la storia come il progressivo svolgersi di tre stadi principali, ognuno dei quali governato da una delle persone della trinità. L’età del Padre era un’epoca
d’obbedienza sotto la Legge, che si era completata con la venuta di Cristo. L’età del Figlio era l’età presente di fede e tutela sotto il Vangelo, a cui sarebbe seguita l’età dello Spirito Santo. Questa terza e storica età, durante la quale la razza umana si sarebbe consumata, stava già sorgendo nel tardo XII secolo. Gioacchino ne attendeva il pieno adempimento entro poche generazioni dall’anno 1200..."Un altro cattolico romano Arnaldo di Villanova4 predisse che l’Anticristo sarebbe apparso nel 1378 E.V.
E’ ovviamente chiaro che tutte queste previsioni Cattoliche Romane sono fallite.
1
Bernard McGinn, Visioni della fine—Tradizioni apocalittiche del Medio Evo, Pag. 64, pubblicato 1979.2
M’Clintock and Strong’s Enciclopedia di letteratura biblica teologica ed ecclesiastica, Volume 1, Pag. 257.3
Robin Bruce Barnes, Profezia e conoscenza —Attese apocalittiche al risveglio della Riforma protestante, Pag. 22.4
McGinn, Visioni della fine, P. 147 e Profezia e conoscenza —Attese apocalittiche al risveglio della Riforma protestante, Pag. 24.
La questione in relazione alla Chiesa Battista
La Chiesa Battista1 si compone di molti rami ed è uno dei più preminenti fra i gruppi protestanti nel mondo. Anch’essa ha fatto le sue previsioni speculative.
Uno dei primi gruppi Battisti2, gli Anabattisti del principio del XVI secolo credevano che il Millennio sarebbe venuto nel 1533. Almeno uno schieramento dell’odierna Chiesa Battista deve reputarsi in errore circa le predizioni, giacché all’interno della Chiesa ci sono basilarmente due diversi punti di vista conflittuali sulle profezie millenariste. Gli autori O.K. Armstrong e Marjorie Armstong, lo rendono chiaro nel diciassettesimo capitoli del loro libro L’indomito Battista: "L’argomento di disputa preferito tra i battisti ultra conservatori è la dottrina del millennio relativa alla seconda venuta di Cristo. Un riferimento al millennio nel libro di Rivelazione, presa letteralmente da corpo ad argomenti sul governo di Cristo sulla terra - se si tratti di un millennio che precede la sua finale ascensione oppure la segue...". Un gruppo è definito "premillenarista" e l’altro "amillenarista", sollevando di certo la questione di quale dei due abbia fatto la giusta predizione. Ciò sarà assolutamente chiaro al tempo stabilito da Dio. L’altro gruppo sarà ulteriormente provato in torto facendo riferimento ad alcune fallite predizioni che si sono prodotte all’interno di un gruppo religioso altamente rispettato.
Agli inizi del 1900 il noto Dr. Isac M. Haldeman, pastore della Prima Chiesa Battista di New York predisse che L’Anticristo sarebbe apparso prima che gli Ebrei fossero tornati in Palestina. Haldeman spiegò: "Le scritture ci dicono che quest’uomo (l’Anticristo), sarà il fattore principale che contribuirà al ritorno in patria degli ebrei come gruppo, sarà colui che renderà possibile il successo del sionismo, attraverso di lui si realizzerà il nazionalismo degli ebrei." Quando nel 1948 fu restaurato lo stato d’Israele, gli ebrei furono riportati in Palestina senza l’avvento di alcun Anticristo.
1
Negli Stati Uniti ci sono oltre venti diversi gruppi Battisti, tra i quali citiamo: la "Convenzione di battisti del sud", La "Associazione Americana Battista", e la "Associazione Battista conservatrice d’America"2
Festinger, Riecken e Schaeter, Quando la profezia fallisce, pag. 7.3
Isaac Massey Haldeman, I segni dei tempi, Pagg. 452—453.
La questione in relazione alla chiesa delle Assemblee di Dio
Uno dei principali gruppi "carismatici" protestanti dei nostri giorni e la chiesa delle Assemblee di Dio. Questo gruppo ha una ricca storia di previsione inevase. Uno studio definitivo delle predizioni fatte entro questo gruppo fu pubblicato nel 1977 con il titolo di Armaghedon ora!1. L’autore Dwight Wilson è un ministro ordinato della chiesa delle Assemblee di Dio ed ha servito presso il seminario biblico di Bethany a Santa Cruz (California) in qualità di professore di storia.
Una pubblicazione ufficiale della Assemblee di Dio, L’Evangelo settimanale, durante la 1° guerra mondiale faceva questa previsione2: "Non siamo ancora esattamente nella battaglia di Armagheddon, ma al suo inizio, ed è possibile, se gli studenti della profezia leggono i segni correttamente, che Cristo venga prima della fine della guerra attuale, e prima di Armaghedon... La guerra preliminare verso Armaghedon, a quanto pare, è cominciata."
Il 13 Maggio 1916 l’edizione dell’Evangelo settimanale alle pagine da 6 a 9, aveva un articolo intitolato: "I Tempi dei Gentili", nel quale erano fatte ulteriori previsioni. Fra le altre cose era fatta la seguente dichiarazione: "Poiché Israele ha perso il suo ruolo all’inizio di questo periodo (il 606 a. E.V. secondo l’autore di questo articolo) sembrerebbe che la prima data terminale sia contrassegnata dall’inizio di una forma di restaurazione del paese. Questo non dà particolare significato al movimento Sionista da parte dei Giudei?... Quanto è incoraggiante il pensiero che se il 1915 o il 1916 dimostrerà di essere quella prima data terminale, allora entro il 1934 o 1935 si potrà vedere l’adempimento con il suo turbinìo di avvenimenti, compreso il ‘regno dei dieci re, l’Anticristo e il patto dei sette anni’. Uno dei leader del movimento delle Assemblee di Dio, Thomas M. Chalmers, in un sermone pronunciato al principio degli anni 20 ad un’assemblea della Chiesa di Dio a Springfield, Missouri, fece ulteriori predizioni basate sulla sua esegesi di Ezechiele cap 38. In parte egli disse3 "...Entro mezza dozzina o al massimo una dozzina di anni (personalmente non credo che saranno dodici anni), una bella mattina gli abitanti di Gerusalemme vedranno una grande nuvola (vedi versa. 16) - in pochi minuti la nuvola si dimostrerà una nuvola di aeroplani, che sbarcheranno centinaia di migliaia di uomini sulla terra della Palestina..." Anche le predizioni di Chalmers non si sono realizzate.
1
Il libro del professor Wilson non documenta soltanto profezie della chiesa delle Assemblee di Dio, ma anche di altre chiese, inclusi i Battisti e l’Alleanza Missionaria e Cristiana. Sulla sopraccoperta del suo libro si legge questa sospensiva, "L’autore avverte i suoi lettori premillenaristi che perderanno a loro credibilità se continuano a vedere in ogni crisi politica un sicuro adempimento della profezia biblica - nonostante i loro evidenti errori circa le precedenti crisi2
L’evangelo settimanale, 10 Aprile 1917, Pag. 3.3
Thomas M. Chalmers, "Approvato il mandato della Palestina", L’affare dei re, XIII (Novembre, 1922), pag. 1137.
La questione in relazione ad altri gruppi religiosi
I seguenti fatti indicano che il fare erronee previsioni non è un’esclusiva di Luterani, Cattolici romani, Battisti o appartenenti alle Assemblee di Dio. Nel secondo volume dell’opera La fede profetica dei nostri padri il suo autore Leroy Edwin Froom fa questa dichiarazione (alle pagine 417 e 419) circa un preminente prelato anglicano: "Edwin Sandys (1519-1588), Arcivescovo di York e primate d’Inghilterrra nacque nel Lancastershire... Sandys dice, ‘Ora, anche se non conosciamo il giorno e l’ora, possiamo essere sicuri che la venuta del signore è vicina. Egli non è indolente, come consideriamo l’indolenza. Si può facilmente evincere in diversi punti delle Scritture che esso sia vicino. I segni premonitori di quel terribile giorno, menzionati da Cristo nei vangeli, sono quasi tutti adempiuti..." Questa previsione, fatta oltre 400 anni fa, non si è rivelata accurata.
Una predizione ben nota agli studenti di questo soggetto, fu fatta da un membro ufficiale della chiesa nazionale scozzese, il "Reverendo" John Cumming (1807-1881). Nel suo libro La Redenzione si avvicina, pubblicato nel 1860, Cumming considerò l’espressione "sette tempi (volte)" che si trova in Levitico 26:18, 19, 24 e 28 come di particolare significato profetico. Riconoscendo che la Bibbia indica che 3 tempi e ½1 corrispondono a 1260 giorni, concluse che 7 tempi dovevano essere uguali a 2520 giorni poiché 7 e uguale a 3½ per 2. Inoltre, in conseguenza del fatto che un giorno profetico corrisponde a un anno, i 2520 giorni diventano 2520 anni letterali. Cumming quindi aggiunse2, "Ma quando cominciarono questi 2520 anni? Dio dice che ciò sarebbe avvenuto quando fosse stato ‘rotto l’orgoglio del loro potere’. Quando ciò ebbe luogo?
Dopo lo smembramento del regno (di Israele), le dieci tribù furono rese tributarie, sotto Roboamo e Geroboamo; ma le altre due tribù mantennero la loro distanza ed esistenza indipendente fino al tempo di Manasse. Ora, calcolate, la cattività di Giuda sotto Manasse, ebbe luogo nel 3.480 A.M.. Se aggiungiamo agli anni dalla fondazione del mondo, 3.480, il periodo di tempo prima di Cristo, 652; e se aggiungiamo ancora gli anni dalla fondazione del mondo al 1.868, raggiungiamo esattamente 6.000 anni - ciò che sono chiamati i sei giorni, o i 6.000 anni che costituiscono la settimana del mondo, che precede il riposo sabatico o sabato milleniale.
In altre parole, se aggiungete all’anno del mondo 3480, i sette tempi, ovvero i 2.520 anni, riscontrerete che si assommano esattamente 6,000 anni. Se questo è vero l’afflizione degli Ebrei cesserà circa alla fine dell’anno 1867, gli Ebrei saranno restaurati, l’oppressione gentile verrà alla sua fine; Gerusalemme nn sarà più calpestata, ma riscattata... Cristo apparirà al suo antico popolo... Posso sbagliare nella stima dell’inizio del periodo; spetta a voi giudicarlo. Rifiuto di decidere." La storia successivamente ha deciso la questione.William Miller3 è generalmente ritenuto il fondatore della Chiesa Avventista. Di lui il Professor Frank S. Mead ha scritto,4 "Miller è stato così influente che per anni i suoi seguaci furono noti come Milleristi. Miller divenne battista nel 1816. Iniziò subito un attento studio delle scritture, Concentrandosi sulle profezie di Daniele e Rivelazione. Usando come sue fonti solo la Bibbia, i suoi riferimenti e la concordanza di Cruden, giunse alla conclusione che molti eruditi biblici vecchi e nuovi avevano già raggiunto - e cioè che il simbolico "giorno" della profezia biblica rappresenti un anno. Concluse anche che i 2300 ‘giorni’ di Daniele 8:14 fossero iniziati insieme alle 70 settimane di Daniele 9, ovvero dal 457 a.C., l’anno del comando di restaurare e riedificare Gerusalemme; e riteneva anche che il più lungo dei due periodi sarebbe terminato durante l’anno 1843 o intorno ad esso, secondo il calcolo ebraico. Miller pensava che il ‘santuario’ menzionato in Daniele 8:14 fosse la terra (o la Chiesa) che sarebbe stata purificata dal fuoco con il Secondo Avvento. Arrivò a ritenere che tale purificazione sarebbe avvenuta in qualche tempo tra il 21 Marzo 18435 e il 21 Marzo 1844. Quando le aspettative dell’avvento non si verificarono alla primavera del 1844, molti lasciarono il movimento. Gli associati di Miller sulla base di un meticoloso studio dei caratteri del Vecchio testamento, stabilirono una seconda data, il 22 Ottobre 1844, come antitipico Giorno di Espiazione, confidando che ‘il giorno del Signore è vicino, addirittura alle porte’... Il 22 Ottobre giunse e trascorse senza nessuna Seconda Venuta6. Quindi un gran numero di componenti persero interesse nell’Avventismo, ritornando alle precedenti confessioni o abbandonarono la fede cristiana. Uno dei più influenti ministri religiosi della costa occidentale degli Stati Uniti, è Chuck Smith, Pastore della Cappella del Calvario di Costa Mesa, CA, una chiesa indipendente. Sulla copertina che riveste il suo libro, I tempi della fine, Smith
è definito un "noto studioso della Bibbia e insegnante della profezia". Alcuni anni fa, quando fu pubblicato il suo libro, egli ha fatto questa previsione: "Osservando la scena del mondo odierno, può apparire che la venuta del Signore sia molto, molto vicina. Ciononostante, non sappiamo quando verrà. E’ possibile che il signore attenda un tempo più lungo. Se intendiamo correttamente le scritture, Gesù insegnò che la generazione che avrebbe visto ‘il fico mettere le foglie’, ovvero la nascita della nazione di Israele, sarebbe stata la generazione che avrebbe assistito al ritorno del Signore. Personalmente ritengo che quella del 1948 sia l’ultima generazione. Poiché una generazione di giudizio dura 40 anni ed il periodo di tributo dura sette anni, credo che il Signore potrebbe tornare in qualsiasi momento prima della tribolazione, il che significherebbe qualsiasi momento prima del 1981. (1948 + 40 - 7 = 1981) E’ però possibile che Gesù fissi l’inizio della generazione dal 1967, quando Gerusalemme è stata di nuovo sotto il controllo di Israele per la prima volta dopo il 587 A.C. Non sappiamo con sicurezza quale sia la data che segna l’inizio dell’ultima generazione (Pagg. 35, 36).Un punto di vista simile è stato espresso nel libro di larga diffusione, L’ultimo grande pianeta Terra, del Pastore Hal Lindsey. Questo libro fu originariamente pubblicato nel Maggio 1970. A pagina 43, Lindsey avvisò, " ... Il più importante segno di Matteo deve essere la restaurazione degli Ebrei nella loro terra e la rinascita di Israele. Anche la figura linguistica del ‘fico’ è stata un segno simbolico della nazione di Israele. Quando il popolo ebreo, dopo 2.000 anni d’esilio, sotto grandi persecuzioni, tornò ad essere una nazione nel 1948, il ‘fico’ mise le sue prime foglie. Gesù disse che questo avrebbe indicato che egli sarebbe stato ‘alle porte’ pronto al ritorno. Quindi disse, ‘In verità vi dico, questa generazione
non passerà prima che tutte queste cose abbiano luogo’. (Matt. 24:34 NASB) Qual era la generazione? Ovviamente, nel contesto la generazione che avrebbe visto i segni - primo fra tutti la rinascita di Israele. Una generazione nella Bibbia dura circa 40 anni. Se ciò è corretto, Entro circa 40 anni dal 1948, tutte queste cose si verificheranno. Molti studiosi che hanno studiato tutta la vita la Bibbia la pensano così. Conseguentemente in qualche tempo tra il 1988 e 1989 "tutte queste cose potevano verificarsi."I fatti mostrano che non è stato così.
1
Vedi Rivelazione 12:6, 14.2
John Cumming, D.O., F.R.S.E., La redenzione si avvicina, Pagg. 142, 143.3
William Miller nacque nel 1782 ed è morto nel 1849. Benché privo di una "elevata cultura", fu rispettato come un serio studioso e pensatore della Bibbia.4
Il manuale delle Denominazioni religiose negli Stati Uniti Sesta Edizione, Pagg. 17, 18.5
Nel volume Quando fallisce la profezia di Festinger, Riecken e Schaeter, pag. 15, si riferisce che Miller abbia detto "Io credo che il tempo possa essere conosciuto da tutti coloro che desiderano capire e trovarsi pronti per la Sua venuta. Sono altresì convinto che in qualche tempo tra il 21 Marzo 1843 e il 21 Marzo 1844, secondo il criterio di computo ebraico, Cristo verrà e porterà con sé tutti i Santi."6
Gli appartenenti al gruppo avventista formarono nuovi gruppi; trai quali oggi abbiamo gli "Avventisti del Settimo Giorno", "La Chiesa Cristiana dell’Avvento" e la "Prima Chiesa Cristiana dell’Avvento".
La questione in relazione ai Testimoni di Geova
Il moderno corpo religioso noto come Testimoni di Geova ebbe inizio con un giovane americano di nome Charles Taze Russell, nato il 16 Febbraio 1852. Esaminando le Scritture con Nelson H. Barbour di Rochester, New York Russell giunse alla conclusione che i 6.000 anni di storia umana finissero nel 18741. Barbour era un avventista2 che sentiva che Cristo sarebbe stato presente, nella sua parousia, fin dal 1874. Questa presenza era invisibile, non vista da occhi letterali. Ciò poneva il mondo nel "tempo della fine" a cominciare dal 1874. Sulla base dei dati considerati e ritenendo d’essere accurato, persino quando Russell si separò da Barbour, i suoi scritti riflessero la sua accettazione della data del 1874.3 L’errore nella cronologia fu in seguito corretto e l’intendimento sulla questione cambiò. Infatti l’errore nella cronologia biblica era sbagliato per difetto di circa 100 anni4. La corretta cronologia spostò il completamento dei 6.000 anni di storia umana al 1975 e ciò l’attesa tra i Testimoni di Geova crebbe mentre quell’anno si avvicinava5. L’idea che dopo i 6.000 anni di storia umana ci sarebbe stata la fine presto seguita da eventi straordinari quali l’inabissamento di Satana e l’inizio del Regno millenario di Cristo è stata sostenuta da numerosi individui6 durante tutta l’Era Volgare (E.V.).
In seguito i Testimoni avanzarono qualche aspettativa per l’anno 1925. Nella pubblicazione Rivendicazione, libro 3°, pp. 101-102, troviamo il riferimento: "Salomone il re era stato sul trono d’Israele per più di tre anni prima di cominciare la costruzione del tempio, o la profetica casa del Signore a Gerusalemme. ‘Ed avvenne, nel 480° anno dopo che i figli di Israele erano usciti dal paese d’Egitto, nel quarto anno del regno di Salomone su Israele, nel mese di Zif, cioè il secondo mese, che egli cominciò ad edificare la casa al Signore." (1 Re 6:1) Questa scrittura si dovrebbe leggere, "... Nel 580° anno dopo che i figli d’Israele erano usciti dal paese d’Egitto..." (a causa di un errore nella traduzione) Quando gli Israeliti lasciarono l’Egitto Geova fissò il mese di Abib, poi chiamato Nisan, come il primo dell’anno; Ziv era il mese successivo, e quindi il secondo mese dell’anno, che quindi fa coincidere il periodo prima menzionato con la primavera del quarto anno di regno di Salomone o all’incirca tre anni e mezzo dall’inizio del suo regno. Questo può ben corrispondere con l’inizio dell’erezione di Sion, la casa Reale e Ufficiale del Signore Dio. Gesù Cristo è stato posto sul trono nell’anno 19147. (Salmo 2:6) La primavera del quarto anno, perciò, ci porterebbe a quella del 1918. Salomone terminò l’erezione del tempio sette anni dopo il suo inizio. ‘E nell’undicesimo anno, nel mese di Bul, cioè l’ottavo mese, la casa fu finita in tutti i suoi particolari e a tutto il piano; così che impiego sette anni a edificarla8.’ (1 Re 6:38) Ciò può significare che sette anni dopo il 1918, vale a dire nel 1925, sia il tempo in cui un sufficiente numero di componenti sia portato nel Regno del Signore per formare i 144.000... dove le scritture non definiscono un punto non possiamo sapere con certezza cosa rappresentano le date corrispondenti, se pure rappresentano qualche cosa..." Anche la Torre di Guardia del 15 Febbraio 1984 (ingl.), (ital. w 15/07/84) a pag. 23, dice "Anche l’anno 1925 recò aspettative per i servitori di Geova. Si pensava che nel 1925 sarebbe terminato un ciclo di settanta giubilei tipici (70 x 50 anni) dal tempo in cui Israele entrò nella terra promessa e avrebbe segnato l’inizio del grande giubileo antitipico, il Millenario regno di Gesù Cristo. Ma non fu così." Nel 1941 i Testimoni di Geova pubblicarono l’opuscolo Conforto per tutti coloro che gemono. A pagina 22 leggiamo, "Notiamo ancora la profezia di Daniele. Quando Geova la rivelò a Daniele egli non la comprese, e lo dichiarò. Allora Geova fece apparire a Daniele il suo angelo che gli rivelò questo messaggio: ‘Ma tu avviati verso la fine; tu ti riposerai, e poi sorgerai per ricevere la tua parte d’eredità alla fine de’ giorni’ (Daniele 12:13 Versione riveduta) Chiaramente questa parte della profezia significa che Daniele morì, e che fin da allora riposa nella morte, ma alla fine dei giorni della profezia Daniele sarà risorto come uomo perfetto e riceverà la sua ‘parte’... Noi attendiamo con fiducia che Daniele il profeta di Dio stia presto fra le genti su questa terra, molti lo vedranno e ne gioiranno...: Partendo dall’assunto che Daniele sarà risorto dopo "i giorni" a cui si è appena riferito, cioè i 1.335 "giorni", menzionati al versetto 12, alcuni testimoni hanno concluso che Daniele e altri come lui - Abraamo, Isacco, Giacobbe etc. - sarebbero stati risuscitati prima della "Grande Tribolazione". Come pubblica dimostrazione della loro fede nella risurrezione di questi fedeli servitori di Dio, i testimoni acquistarono una proprietà a San Diego, che chiamarono "Beth-Sarim"8 che significa "Casa dei Principi". L’edizione del 15 Marzo 1937 de La Torre di Guardia a pag. 86 dichiarava: "Il Signore nella sua amorevole benignità ha preso provvedimenti per quegli antichi testimoni menzionati per nome dall’apostolo nell’undicesimo capitolo di Ebrei, quindi noi possiamo fiduciosamente attenderci che quei fedeli uomini dell’antichità torneranno sulla terra prima della fine ad Armaghedon e mentre alcuni del rimanente saranno ancora sulla terra... C’è almeno una casa sulla terra riservata a beneficio per l’uso da parte di quei fedeli."10 Questa onesta interpretazione di Daniele 12: 9-13 si è dimostrata non accurata11
1 Vedi Studi sulle Scritture, "Il mistero compiuto", p.54,55.
2
Apparteneva ad uno dei gruppi avventisti, i secondi3
Vedi Studi sulle Scritture, "Il mistero compiuto", pp. 167, 377,386. Anche Il millenario regno di Dio si è avvicinato, pp. 186,187. In seguito il secondo presidente della Società Torre di Guardia, J.F. Rutherford, giunse alla data del 1874 applicando il principio scritturale di "un giorno per un anno" ai 1.335 giorni menzionati in Daniele 12:12. I 1.335 giorni furono aggiunti all’anno 539 A.D. giungendo così al 1874. Vedi L’arpa di Dio, pp. 234—236.4
Vedi Il regno millenario di Dio si è avvicinato, pp. 206-211.5
Vedi il libro Vita eterna nella libertà dei figli di Dio, pp. 26-35 e la rivista Torre di Guardia del 15 Agosto l968 p. 494-501.6
Vedi per esempio L’epistola di Barnaba Capitolo 15.7
Discuteremo la profezia sul 1914 in seguito.8
Vedi anche la Torre di Guardia del 15 Dicembre 1945, pag. 382.9
Questa proprietà esiste ancora, ma non appartiene più ai Testimoni.10
Vedi il libro Salvezza di J.F. Rutherford, pagg. 311-313.11
In Matteo 24:44 Gesù indicò che i veri Cristiano in vita durante il tempo della fine avrebbero fatto previsioni errate circa il tempo della sua venuta. Ciò sarà discusso in seguito.
Chi è realmente un "Falso Profeta" in senso biblico?
Di tanto in tanto è stata mossa l’accusa che qualsiasi chiesa che sostenga un punto di vista profetico che si dimostri errato sia un "falso profeta", facendo riferimento alla scrittura di Deuteronomio 18:20-22 . Questo passo dice che "Il profeta che ritiene di parlare in mio nome, ciò che io non gli ho comandato di dire, o che parla in nome di altri dei, perfino quel profeta morirà. E se tu dici nel tuo cuore, ‘Come saprò le parole che il Signore non ha pronunciato?’ Qualora un profeta parlasse nel nome di Dio, se la cosa non si avvera, ne avviene, quella è la cosa che il Signore non ha pronunciata, ma il profeta ha parlato con presunzione: non devi intimorirti a causa di lui." (King James Version) Una simile accusa È sempre valida?
Nonostante tale accusa, un imparziale esame della citazione di Deuteronomio dimostrerà che la critica non si applica a molte delle predizioni che abbiamo documentato. Come può essere? Bene, molte delle summenzionate predizioni non furono fatte da persone che asserivano che Dio avesse parlato loro o alle quali Dio avesse personalmente comandato di pubblicizzare alcune profezie. Quasi tutte le predizioni erano fraintendimenti di vere profezie, o vera storia GIÀ scritte nella Bibbia. Le interpretazioni non erano accurate, ma le profezie e la storia biblica restano vere
Ciò che si può ritenere un esempio della definizione di Deuteronomio di "falso profeta" è la seguente: l’edizione del 15 Febbraio 1988 edition del giornale di Long Beach. CA Press-Telegram, a pag. A2 sotto il titolo "In 17 aspettano pazientemente in Chiesa per un tornado divino in ritardo" si riferiva, "Annie Sims, la moglie del predicatore, fece la profezia a un raduno di mezzogiorno lo scorso Dicembre: "Il Signore ha detto che sta per mandare un tornado, e molti morranno", ella ricorda , dicendo che Dio ha parlato tramite lei durante il servizio di preghiera, ‘Stava per mandare la sua furia vindice sulle persone’. Così 17 fedeli membri della Chiesa del Riparatore della Breccia di Dio in Cristo, si sono riuniti nella loro piccola Chiesa del Westside...La 39enne Sig.ra Sims dapprima profetizzò che il tornado sarebbe caduto il successivo 3 Gennaio, poi il 24. Entrambe le date sono vanamente passate. I Sims dicono ora che Dio ha rimandato il tornado per permettere loro di diffondere l’avvertimento."
Similmente il 1° Gennaio 1990 l’edizione dello stesso giornale a pag. A3, riferiva, "Circa 1.000 membri della Chiesa Universale e Trionfante si stanno radunando nella comune del gruppo ai margini del Parco Nazionale di Yellowstone questo fine settimana per ciò che essi ritengono possa essere l’ultimo nuovo anno. Durante una recente visita di un inviato a questa comune, veniva cambiato ogni giorno un cartello chiamato la tabella di El Moyra per un conto alla rovescia verso il nuovo anno, quando dice il profeta che un ‘signore asceso’ di nome El Moyra le ha detto ‘di essere preoccupato ma preparato per il primo colpo da parte dell’Unione sovietica contro questi Stati Uniti’". In questi casi non abbiamo interpretazioni di profezie già scritte centinaia di anni fa nella Bibbia ma profezie originali, che si vogliono far risalire a una presunta fonte superumana. Questa differenza è spesso trascurata.
Ciò che non si può negare è che le persone le cui speranze non si sono realizzate, rimasero deluse. Proverbi 13:121 osserva: "La speranza differita fa ammalare il cuore, ma il desiderio che si realizza è un albero di vita" (New International Version).
1
La Traduzione del Nuovo Mondo rende così questo versetto: "L’aspettazione differita fa ammalare il cuore, ma la cosa desiderata è un albero di vita quando realmente viene."
Esempi biblici di false predizioni fatte da servitori di Dio
Fatto interessante, la Bibbia provvede esempi di fedeli servitori di Geova che lessero, compresero e perfino interpretarono male il proposito di Dio in taluni casi profetici.
Consideriamo il caso del noto profeta Natan in 1 Cronache 17:1-4 (New International Version) "Dopo che Davide si fu stabilito nel suo palazzo, disse a Natan il profeta, ‘Ecco, io vivo in un palazzo di cedro, Mentre l’arca del patto del Signore e sotto una tenda.’ Natan rispose a Davide: ‘Qualunque cosa tu abbia in mente, falla, poiché Dio è con te.’ Quella notte la parola di Dio venne a Natan, dicendo: ‘Va, e dì al mio servitore Davide, "Questo è ciò che ti dice il Signore: ‘Tu non sarai colui che mi costruirà la casa in cui dimorerò’" Il versetto 15 aggiunge: "Natan riferì a Davide ogni parola di tutta la rivelazione." Il profeta dovette ricredersi. Non era affatto vero che l’attività futura che Davide aveva in mente fosse anche in quella di Dio, nonostante il profeta Natan ne fosse sicuro.
In Vangelo di Giovanni capitolo 21 ai versetti 22 e 23 ci fornisce un ulteriore esempio. Parlando dell’Apostolo Giovanni, il risuscitato Gesù dichiarò: ‘Se fosse mia volontà che mi attendesse finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi.’ Queste parole di Gesù divennero popolari tra i fratelli, e furono comprese come se Gesù avesse detto che quel discepolo non dovesse morire. Invece, non disse che non sarebbe morto; egli disse soltanto: " Se fosse mia volontà che mi attendesse finchè io venga, che te ne importa?’" (New English Bible) La New International Version traduce similmente la prima parte del versetto 23: "A causa di ciò, si diffuse la voce tra i fratelli che questo discepolo non sarebbe morto..." Questa predizione fu attribuita a Cristo e si diffuse come vera tra i cristiani della chiesa primitiva? No, non fu così.
Forse la più nota tra le attese futuristiche che si trovano nella Bibbia è quella di Atti 1:6, 7. Qui il risorto Gesù fu interrogato dai suoi discepoli: "..Signore, ristabilirai in questo tempo il regno di Israele?1 Egli disse loro: ‘Non appartiene a Voi di conoscere il tempo o le date che il padre ha posto nella propria autorità..." (New International Version) Questa domanda indicava la loro veduta profetica di ciò che si aspettavano dalla prima venuta di Cristo. Questa era pure indicato nel vangelo di Luca capitolo 24 e versetto 21. In questo passo, due discepoli di Gesù stavano viaggiando su una strada verso un villaggio chiamato Emmaus, si unì loro il Cristo risuscitato che loro non riconobbero. Parlando delle loro aspettative al riguardo, dissero: "... ma noi speravamo che egli fosse colui che doveva redimere Israele." Questa veduta profetica degli apostoli riguardo al Cristo era errata. Il regno del Cristo non fu instaurato sull’Israele naturale del primo secolo. Gli apostoli e i loro associati dovettero adattare il loro pensiero e quindi anche il loro insegnamento sul soggetto.
1
Avrebbero compreso più tardi che Gesù si riferiva a un Israele ‘spirituale’, non a un Israele carnale. (Romani 9:1-8; Matteo 21:33-46) Avrebbero imparato anche che il Regno sarebbe stato celeste, non terreno. (2 Timoteo 4:18; 2 Pietro 1:10,11; Efesini 1:20-22).
Una delle domande principali: "Siamo arrivati al tempo della fine?"
Nonostante le fallite predizioni di cui abbiamo parlato i Testimoni di Geova restano convinti che ci troviamo nel "tempo della fine". Indicano due criteri di evidenza: (1) la loro esegesi dei "sette tempi", menzionati in Daniele capitolo 4 e (2) recenti eventi storici, che essi ritengono corrispondere ad avvenimenti che la Bibbia prediceva sarebbero accaduti negli "ultimi giorni". Esamineremo ora questa affermazione per determinare se sia più credibile di quelle che si sono vanificate nel passato. Naturalmente, se la pretesa è vera merita l’attenzione di tutti. Una mente prudente si può chiedere: che differenza c’è fra questa e le attese del passato? Dobbiamo rispondere anche a questa importante domanda, man mano che avanziamo nella discussione.
Dapprima esaminiamo i "recenti avvenimenti storici". É innegabile che la Bibbia parli di certi riconoscibili eventi sociali, politici, economici ed ambientali durante il "tempo della fine". Per semplicità di riferimento, porremo davanti a noi i commenti della Bibbia.
Uno dei testi principali relativi al "tempo della fine" è Matteo capitolo 241. Al versetto 3 troviamo la dichiarazione: ""Mentre (Gesù Cristo) sedeva sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono privatamente, dicendo: "Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?"" (NM). Gesù elencò una serie di avvenimenti visibili che avrebbero avuto luogo nel "tempo della fine" a al versetto 34 aggiunse: "Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute". A questo riguardo al versetto 36, ammonì: "In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre". (NM)2. Senza dire né più né meno di ciò che disse Gesù, il racconto citato riferisce che una particolare generazione avrebbe visto "il termine del sistema di cose" ma il tempo entro quella generazione noto come "la fine" non sarebbe stato conosciuto a nessun altro all’infuori del Padre3 Gesù al versetto 44 dichiarò addirittura che i Cristiani avrebbero cercato di indovinare o predire il "giorno e l’ora" ma sarebbero stati coerentemente in errore. Qui egli disse: "Perciò anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo" (NM). Ciò che avessero pensato sarebbe stato inesatto e il momento atteso sarebbe stato il gran finale. Leggiamo ora la lista degli avvenimenti menzionati da Gesù, che avrebbero indicato "la fine".
La prima parte del versetto 7 di Matteo capitolo 24 dice: "Poiché sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno...". L’apostolo Giovanni quantifica questo come una dichiarazione di guerre di carattere generale in Rivelazione 6: 3, 4 dove egli usa un cavaliere di un cavallo rosso per simboleggiare la guerra: "E quando aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente dire: "Vieni!" E uscì un altro cavallo, color fuoco; e a colui che vi sedeva sopra fu concesso di togliere la pace dalla terra affinché si scannassero gli uni gli altri; e gli fu data una grande spada." (NM) Quest’ultimo racconto ci fa capire che il tipo di guerra che sarebbe avvenuta durante il "tempo della fine", avrebbe riguardato tutta "la terra", non solo una regione d’essa. Riferendosi alla Prima Guerra Mondiale l’analista militare, H. W. Baldwin, ha scritto:4 "Per la sua portata, violenza e soprattutto per la sua totalità, ha stabilito un precedente. La Prima Guerra Mondiale ha inaugurato il Secolo della Guerra Totale, della Guerra Globale nel pieno senso del termine... Mai prima del 1914-1918 una guerra aveva assorbito così tanti della somma delle risorse di così tanti combattenti e coperto un così vasta parte del globo. Mai erano state coinvolte così tante nazioni. Mai il massacro era stato così vasto e indiscriminato." Facendo un paragone The World Book Encyclopedia5 riferisce, "La Prima Guerra mondiale stroncò almeno il doppio delle vite di tutte le maggiori guerre dal 1790 al 1913 messe insieme."
Nessuno può mettere in dubbio che l’incremento progressivamente più distruttivo del potenziale bellico sarebbe stato in funzione dell’aumento della popolazione e dell’evoluzione tecnologica. Perciò, mentre la popolazione terrestre aumentava, e gli uomini costruivano armi sempre più sofisticate, le guerre sarebbero logicamente state più devastanti. A causa di ciò alcuni possono pensare che la Prima Guerra Mondiale sia stata, relativamente parlando, non più significativa delle precedenti guerre6. Ma questo non è proprio per niente vero. La Harvard University ha completato uno studio sulle guerre diversi decenni fa. Questo studio è stato riportato sulla rivista di Collier del 29 Settembre 1945, e dichiarava che la Prima Guerra Mondiale è stata sette volte maggiore delle 901 maggiori guerre precedenti messe insieme verificatesi nei 2.400 anni precedenti. La Seconda Guerra mondiale ha superato la prima e così entrambe si distinguono per portata, oltre tutte le altre guerre della storia umana. Solo qualcuno che fosse enormemente ignorante, negherebbe che l’uomo moderno ha un potere distruttivo superiore a quelli della Seconda Guerra Mondiale.
Tornando a Matteo 24:7, dopo aver menzionato le "guerre" come parte del segno della fine, Gesù aggiunge: "Ci saranno carestie...". Il racconto di Rivelazione illustra questo aspetto con un cavaliere: ""E quando aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente dire: "Vieni!" E vidi, ed ecco, un cavallo nero; e colui che vi sedeva sopra aveva in mano una bilancia. E udii una voce come in mezzo alle quattro creature viventi dire: "Una chenice di grano per un denaro, e tre chenici di orzo per un denaro; e non danneggiare l’olio e il vino"." (Revelazione 6:5, 6)(NM) In Matteo 20:2, Gesù presentò una parabola nella quale i lavoratori lavoravano una giornata nel campo per un denaro. Ora, cosa avrebbe significato se fosse stato necessario il salario di una giornata, un danaro, per acquistare solo poco più di due etti di grano? Descrivendo i giorni successivi alle Seconda Guerra Mondiale, la rivista Look dell’11 Giugno 1946 riferiva: "Un quarto del, mondo oggi muore di fame. Domani potrebbe essere anche peggio. La carestia sulla maggior parte del mondo è ora più terribile di quanto la maggioranza di noi possa immaginare... Ci sono ora più persone alla disperata ricerca di cibo che in qualunque altro momento della storia." Questa affermazione da due autorità ci dà un’idea della proporzione mondiale delle persone affette dal problema della scarsità di cibo in questa generazione: "Circa due terzi della popolazione mondiale è denutrita."7 Quindi la nostra generazione è stata interessata in modo unico dalle penurie di viveri.
Proseguendo il suo commento sulle "penurie di viveri", Gesù continuò, "Ci saranno... terremoti in un luogo dopo l’altro." (Matteo 24:7) Nel racconto di Luca, Gesù disse: " .E ci saranno grandi terremoti... (Luca 21:11)(NM) Il giornale italiano Il Piccolo8 osservava che: "La nostra generazione vive in un periodo di alta attività sismica, come mostrano le statistiche." E riferendosi a un colossale terremoto, che colpì T’ang—Shan, in Cina nel 1976, George W. Housner, un ingegnere specialista nelle prove sui terremoti, disse che questo fu "il più grande disastro sismico nella storia del genere umano."9
Gesù avvisò inoltre: "Ci saranno... pestilenze in un luogo dopo l’altro...". (Luca 21:11) Guardando alla nostra era, Science Digest10 informava, "L’epidemia di Spagnola del 1918 si diffuse in tutta la terra (e) portò via 21 milioni di vite umane... In tutta la storia non c’è stata nessuna visitazione della morte più dura o più rapida... se l’epidemia avesse continuato con lo stesso ritmo di accelerazione, l’umanità intera sarebbe stata sradicata in pochi mesi."
Un altro rapporto su questa piaga disse: "Nessun altra pestilenza registrata prima o da allora ha eguagliato il numero totale dei morti tra il 1918-1919. Si stima che in quei due anni morirono di influenza e polmonite 21.000.000 di persone in tutto il mondo, 850.0000 solo negli Stati Uniti."11 Questa pandemia da sola, per non menzionare altre piaghe dei nostri tempi, fa risaltare questa generazione in tutta la storia delle pestilenze.
Prima di proseguire, non è velleitario paragonare le predizione dei Testimoni basate su avvenimenti storici con simili predizioni fatti nelle trascorse generazioni. Non v’è dubbio che sinceri individui del passato notassero gli avvenimenti storici che avvenivano intorno a loro e che questo fece loro pensare che la fine fosse vicina. Il problema essenziale nelle loro predizioni era che gli eventi menzionati da Gesù e da altri nella Bibbia non erano quelli che si stavano verificando. Perciò essi non stavano vivendo nel tempo della fine. Gli eventi storici del tempo della fine sono globali, non locali o multidimensionali, non solo politici e sociali, ma molte sfaccettate combinazioni di sorprendenti sviluppi in tutti i campi dell’attività umana. Le predizioni nel passato, erano invariabilmente basate su realtà regionali, non mondiali. Una risposta impulsiva alle tragedie locali fece trascurare una considerazione obiettiva del materiale scritturale sul tempo della fine e condusse alle predizioni errate.
C’è un altro fatto, strettamente legato ai precedenti di cui dobbiamo parlare. Finchè il genere umano non avesse sviluppato u
n sistema di comunicazioni tecnologicamente sviluppato che gli avesse permesso di avere un’idea completa di ciò che stava accadendo su tutto il globo, non sarebbe stato in grado di vedere tempestivamente, se gli avvenimenti di cui Gesù aveva parlato stavano avvenendo. Questa tecnologia è stata sviluppata solo nel nostro tempoRitornando a Matteo 24, concentriamoci sul versetto 14 che dichiara, "E questa buona notizia del Regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine." (NM) Perchè avesse luogo una predicazione
tale, il genere umano avrebbe innanzi tutto dovuto conoscere le dimensioni fisiche del mondo. Fino a diversi secoli fa, vasti gruppi del genere umano vivevano in un continente ignorando totalmente che gruppi simili al loro vivevano su un altro continente. Nei nostri tempi moderni tutto ciò è cambiato.12I testimoni evidenziano che hanno coperto il mondo con il messaggio del Regno. Persin
o le loro "chiese" si chiamano "Sale del Regno". Nel suo libro, Anche loro credono, il Professore di Storia Religiosa Charles S. Braden ha osservato: "I testimoni di Geova hanno letteralmente coperto la terra con la loro testimonianza... Si può invero dire che nessun altro gruppo religioso al mondo ha dimostrato maggior zelo e perseveranza nel tentativo di diffondere la Buona Notizia del Regno quanto i Testimoni di Geova..."Riferendosi al gruppo
religioso che avrebbe predicato la "buona notizia del Regno", Gesù ammonì, "Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a causa del mio nome". (Matteo 24:9) É interessante che, come risultato della loro attività di evangelizzazione mondiale, i Testimoni, pur rispettati per la loro condotta, sono comunemente criticati a causa della loro teologia, specialmente il loro messaggio "del Regno". Vengono diffamati da quasi ogni istituzione umana e per questo la descrizione fatta in Matteo 24:9 ben si applica a loro. E tutto ciò è avvenuto nel nostro tempo.Un altro indicatore del "tempo della fine" ha una natura politica. I commentatori ebrei e cristiani che le profezie del libro di Daniele discutono la nascita e la caduta di governi politici nel corso del tempo. Molti concorderanno con la seguente tabella:
1
Spesso non intenzionalmente ignorato è Matteo capitolo 25, che continua la discussione del "tempo della fine".2
Fatto interessante, i discepoli a quel tempo si aspettavano che la fine fosse vicina e che Gesù avrebbe presto stabilito il suo regno. Avrebbero in seguito cambiato questo intendimento. Notate Giovanni 6:14,15, che racconta di un tentativo di fare Gesù, re.3
Con ogni probabilità possiamo affermare che ORA Gesù conosca "il giorno e l’ora", poiché è il principale protagonista nell’evento catastrofico che sta per avere luogo4
La prima guerra mondiale, pagg. 1,25
Edizione del 1966, Volume 20, p. 3776
In contrasto con questa idea e l’annotazione del libro Il mondo nel crogiolo, di Bernadette E. Schmitt e Harold C. Vedeler, "Il conflitto delle nazioni tra il 1914 e il 1918 non fu una ‘voce opaca o qualche altra guerra’. La battaglia introdusse in una nuova dimensione di guerra, la prima guerra totale nell’esperienza del genere umano. La sua durata, intensità e scala superò qualunque cosa precedentemente conosciuta....7
Norman J. Padelford and George A. Lincoln, The Dynamics of International Politics, p. 57 (Second Edition 1962)8
Edizione 8 Ottobre 19789
Time, "IL terremoto-killer della Cina", 25 Giugno 1979, p. 2510
Joseph E. Perisco, Science Digest, "Il 1918:l’anno piagato", p. 79.11
The Saturday Evening Post, 26 Settembre 195912
Earlier predictions about an end of the world were inescapably led to failure since a world-wide preaching of the Kingdom was not possible as long as people had no real knowledge of what constituted the world.
NASCITA E CADUTA DI SPECIFICHE NAZIONI DI CUI PARLA LA BIBBIA
|
Daniele 2:31-45 |
Daniele 5:1-30 |
Daniele 7:1-27 |
Daniele 8:18, 20-22 |
Daniele 10:19-11:45 |
Durata dell’impero |
Babilonia |
Versetto 37 "la testa d’oro" |
Versetti 22-27 |
Versetti 1, 4 "Leone" |
|
|
Dal 645 aEV al 539 aEV |
Medio Persia |
Versetti 32, 39 "il petto e le spalle d’argento" |
Versetti 28-31 |
Versetto 5 "Orso" |
Versetto 20 "Montone" |
Capitolo 11 Versetto 1 |
Dal 539 aEV al 331 aEV |
Grecia |
Versetti 32, 39 "il ventre e le cosce di rame" |
|
Versetto 6 "Leopardo" |
Versetto 21 "il capro peloso" |
Capitolo 11 Versetti 2-19 |
Dal 331 aEV al 30 aEV |
Roma |
Versetti 33, 40 "le gambe di ferro" |
|
Versetto 7 "la bestia coi denti di ferro" |
|
Capitolo 11 Versetti 20-26 |
Dal 30 aEV al 476 EV (occidente) VII secolo EV (oriente) |
** La maggioranza dei gruppi religiosi dà enfasi a un messaggio o tema rispetto a tutti gli altri. Alcuni promuovono la "salvezza personale", mentre altri l’osservanza di un giorno sabbatico. Altri ancora promuovono "il pensiero positivo" mentre altri si concentrano sulle questioni sociali contemporanee, etc. Il gruppo religioso che Gesù avrebbe diretto doveva promuovere "il Regno" come messaggio, conforme a
Matteo 24:14.
Una correlazione tra le numerose profezie rende evidente che Daniele scrisse che all’impero neo-babilonese sarebbe successo quello medo-persiano al quale sarebbe seguito quello greco e quindi l’impero romano. I capitoli 7 e 8 del libro di Daniele usano animali per rappresentare nazioni1 modello seguito più tardi dall’anziano apostolo Giovanni nel libro di Rivelazione (Apocalisse). In Rivelazione capitolo 17, ritroviamo una profezia che riguarda quelle corrispondenti di Daniele ed altri. Vedremo che questa profezia ci aiuta a identificare il "tempo della fine". In un ricco linguaggio simbolico, Giovanni descrive una visione di una dona seduta su una strana bestia. Leggiamo: "...E scorsi una donna seduta su una bestia selvaggia di colore scarlatto che era piena di nomi blasfemi e che aveva sette teste e dieci corna... E, scorgendola, mi meravigliai di grande meraviglia. E l’angelo mi disse: "Perché ti sei meravigliato? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia selvaggia che la porta e che ha le sette teste e le dieci corna..." (Rivelazione 17:3,7) Commentando circa la "bestia selvaggia", l’angelo spiegò: "Qui sta l’intelligenza che ha sapienza: Le sette teste significano sette monti, in cima ai quali la donna siede. E ci sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora arrivato, ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per breve tempo. E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo [re], ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione. "E le dieci corna che hai visto significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia (Rivelazione 17: 9-13). E’ durante il tempo dell’ottavo re e dei dieci re compagni che Gesù arriva e viene la fine. Questo è indicato al versetto 14, "Questi combatteranno contro l’Agnello,2 ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà..." Una corretta identificazione dell’"ottavo re" ci permetterebbe contemporaneamente di discernere il tempo della fine.
I Testimoni di Geova identificano "l’ottavo re" come le "Nazioni Unite". Quando Giovanni scrisse: "e ci sono sette3 re: cinque sono caduti, uno è...", i Testimoni identificano i cinque che sono "caduti" come gli imperi che nella profezia biblica hanno preceduto il tempo dell’apostolo Giovanni.
Poiché Giovanni viveva durante il regno dell’Impero Romano, le potenze o "re" precedenti potrebbero essere illustrate come segue:
1. Egitto < 2. Assiria < 3. Babilonia < 4. Medo-Persia < 5. Grecia < 6. Roma.
I testimoni identificano il settimo re come l’alleanza anglo-americana. Dalla disintegrazione dell’impero romano si è sviluppato la maggiore potenza della storia biblica, l’impero britannico, che a suo tempo si è alleata con gli Stati Uniti, formando la potenza anglo-americana. Ora, l’"ottavo re" è particolare, in quanto, secondo il versetto 11, "Viene dai sette" (Traduzione del Nuovo Mondo), "Appartiene ai sette" (New International Version), "Egli sorge dai sette" (The New Berkeley Version). Così l’"ottavo re" ha qualcosa a che fare con ciascuno dei precedenti sistemi politici menzionati.
Secondo The Concord Desk Encyclopedia sotto l’esponente "Lega delle Nazioni" si legge, "La Lega delle Nazioni (1920-46) (è stata) la prima associazione internazionale di paesi; con un totale di 63 membri, benché non tutti simultaneamente." La seconda guerra mondiale segnò la fine della Lega, ma secondo un testo di storia: "Alla fine della seconda guerra mondiale tre uomini dominavano la scena - Winston Churchill, Franklin D. Roosevelt, e Stalin. Con i loro consiglieri istituirono le Nazioni Unite per sostituire la Lega delle Nazioni."5 Un’altra opera aggiunge, "La Lega delle Nazioni fu un organismo internazionale istituito nel 1920 con un trattato di ventisei articoli facenti parte del trattato di Versailles concluso dopo la Prima Guerra Mondiale. Cessò nel 1946 quando vennero alla luce la Nazioni Unite."6
Ora, ricordando la storia precedente, I testimoni ricordano che tutti i precedenti "re" furono rappresentati in un unico corpo internazionale per la prima volta nella storia umana con la nascita della Lega delle Nazioni, poi Nazioni Unite in cui la Lega si trasformò in seguito. L’"ottavo re" è descritto come se avesse tutte le "serre teste" cioè, tutte le precedenti potenze politiche che abbiamo identificato con le "dieci corna" che rappresentano le altre nazioni.
Quando morì la Lega delle nazioni, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1942 i Testimoni pubblicarono un opuscolo dal titolo Pace - piò essa durare?, nel quale (alle pagine 18-22) identificarono la "bestia selvaggia" con sette teste di Rivelazione 17 come la Lega delle Nazioni e preannunciarono che benché durante la Guerra la Lega fosse nell’"abisso", dopo la guerra sarebbe riapparsa come corpo internazionale. Questo era conforme al versetto 8 della profezia che dichiarava: "La bestia selvaggia che hai visto era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso, e se ne andrà nella distruzione." Alla fine della guerra la Lega delle Nazioni, fu ravvivata nelle Nazioni Unite. La previsione dei Testimoni si rivelò corretta. I Testimoni ora si attendono che le Nazioni Unite abbiano fine alle seconda Venuta di Cristo (Vedi versetto 14). Così, nonostante alcuni errati intendimenti di dati Biblici, i Testimoni hanno stabilito un importante dato per la soluzione della questione se siamo davvero alle porte di Armaghedon.
Questi avvenimenti sono accaduti a partire dal 1914. Portiamo alla vostra attenzione alcune osservazioni da parte di non Testimoni:
La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) e le sue conseguenze portarono alla più grande depressione della storia umana durante i primi anni 30. Le conseguenze della guerra e i problemi di adattamento alla pace portarono con sé agitazioni in quasi ogni nazione." --The World Book Encyclopedia, 1984, Volume 21, pag. 379.
"Sicurezza e tranquillità sono scomparsi dalla vita dell’uomo dal 1914". - Statista tedesco, Konrad Adenauer, The West Parker, Cleveland, Ohio, 20 Gennaio 1966, Pag. 1.
"La Prima Guerra... chiuse un lungo periodo di pace e diede inizio a una nuova era di violenza della quale la Seconda Guerra mondiale è stata solo un episodio. Dal 1914 il mondo ha un nuovo aspetto... così la Prima Guerra Mondiale segna un punto di svolta nella storia moderna." - Il New York Times Magazine, 1° Agosto 1954, pag. 9. Commenti di H.R. Trevor-Roper, Storico.
"Nel 1914 il mondo com’era allora conosciuto e accettato, arrivò alla sua fine, molto più che qualsiasi anno precedente o successivo questo fu il capoverso del XX secolo...da allora niente avrebbe potuto essere la stessa cosa." - Il libro 1914, di J. Cameron, 1959, par. V, VI.
E’ davvero ironico che alcuni ecclesiastici, membri di comunità in forte opposizione ai Testimoni di Geova evidenziano adesso il particolare significato del 1914. Un esempio di tale specie è il Pastore Tim LaHaye, già Pastore anziano della Chiesa Battista Scott Memorial di San Diego in California. Molti anni fa fu pubblicato il suo libro L’inizio della fine ed in esso egli rivide la profezia riferita agli avvenimenti che dovevano accadere nel tempo della fine. A pag. 39 il Pastore LaHaye metteva così in guardia i suoi lettori, "Anche se resto aperto a qualsiasi ulteriore evidenza sull’argomento, sono convinto che quanto verificatosi nel 1914-1918 adempie l’inizio della profezia di Gesù. La Prima Guerra Mondiale ‘è stata unica non solo per estensione e dimensioni, ma anche per il modo in cui ebbe inizio. Finché la storia non renda più accettabile una diversa interpretazione, è ragionevole concludere che il 1914 ci ha introdotto nell’inizio della fine."
L’altra linea di evidenza che porta i Testimoni all’anno 1914 è il contenuto di Daniele al capitolo 4
Daniele capitolo 4 riporta un sogno profetico che Geova diede a Nabucodonosor, re di Babilonia nel VII secolo a E.V. In questo sogno egli vide un albero che cresceva fino ai cieli. In seguito, esso viene tagliano, benché ne sia lasciato il ceppo anche se legato, affinché non germogliasse per "sette tempi". Conseguentemente Nabucodonosor è informato dal profeta Daniele che l’albero rappresentava lui stesso, il re di Babilonia (vs. 20-22). Poiché l’albero fu tagliato, ciò significava che Nabucodonosor stesso sarebbe stato "tagliato", via dal suo trono apparentemente per sette anni corrispondenti ai "sette tempi" (vs. 23-25). Dopo un’assenza di sette anni egli sarebbe stato reintronizzato (vs. 26,34-36). Ora, molti potrebbero chiedere: Perché leggiamo in questo racconto più che semplicemente il fatto che il Creatore abbia impartito una lezione di umiltà a un superbo monarca?
Abbiamo alcune indicazioni che Daniele Cap. 4 sia più di una semplice lezione di umiltà. Nel libro di Daniele, il "Regno di Dio" è costantemente messo in relazione con il regno che Dio avrebbe stabilito negli "ultimi giorni" sotto Cristo. In Daniele 2:44 ne abbiamo un esempio, "E ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti." In seguito in Daniele 7:13,14 ne troviamo un altro: "Continuai a guardare nelle visioni della notte, ed ecco, con le nubi dei cieli veniva qualcuno simile a un figlio dell’uomo (Gesù Cristo); e ottenne accesso presso l’Antico di Giorni (Geova), e ottenne accesso presso l’Antico di Giorni, e lo fecero accostare proprio davanti a Lui. E gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un [regno] che non sarà ridotto in rovina." Perché questo "regno di Dio" dovrebbe essere menzionato nel capitolo 4 se questo capitolo non ha riferimento con tale governo? In Daniele 4 scopriamo una simile fraseologia:
Daniele 4:2,3: "Mi è sembrato bene dichiarare i segni e le meraviglie che l’Iddio Altissimo ha compiuto con me. Come sono grandi i suoi segni, e come sono potenti le sue meraviglie! Il suo regno è un regno a tempo indefinito, e il suo dominio è di generazione in generazione"
Daniele 4:34: "...e benedissi l’Altissimo stesso, e lodai e glorificai Colui che vive a tempo indefinito, perché il suo dominio è un dominio a tempo indefinito e il suo regno è di generazione in generazione."
Se l’inferenza di quanto sopra perdesse forza, un altro importante fattore è la similitudine tra la descrizione di Gesù Cristo quale re incaricato del Regno di Geova, l’"Antico dei giorni" in Daniele 7:13,14 e il riferimento alla stessa azione come mostrato da Daniele 4
Versetto 17 "...nell’intento che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano "
Versetto 25: "...finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole"
Versetto 32: "...finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole".
In Daniele 7:13,14 colui al quale Geova dà il "regno del Genere umano" è il Figlio dell’uomo, Gesù Cristo. Ma perché questo sarebbe menzionato in Daniele capitolo 4? I testimoni concludono che l’analogia non sia casuale, ma indica che Daniele capitolo 4 non è diverso dagli altri capitoli di Daniele sulla nascita e la caduta di potenze umane che culminano con lo stabilimento del Regno di Dio per mezzo di Gesù Cristo, colui al quale Dio ‘vuole darlo’.
I Testimoni ritengono che l’allontanamento per sette anni del re Nabucodonosor dal trono, dal suo governo, corrisponda all’abbattimento del Regno di Dio, il regno di Giuda nel 607 a. E. V. e che il ritorno di Nabucodonosor sul trono dopo sette anni corrisponda al governo di Geova tramite Gesù Cristo. Può essere utile guardare a ciò un po’ più da vicino.
Geova concluse un patto con il re Davide che da lui sarebbe discesa una dinastia di re per governare sul popolo di Dio. (2 Samuele 7:11-16). Nei tempi precristiani, l’ultimo re a governare sul popolo di Dio fu il re Sedechia del quale il profeta Ezechiele scrisse: "Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘Rimuovi il turbante, e togli la corona. Questa non sarà la stessa. Innalza pure ciò che è basso, e abbassa pure l’alto. Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questa, certamente non diverrà [di nessuno] finché venga colui che ha il diritto legale, e a lui [lo] devo dare’" (Ezechiele 21:26, 27 NM) Dopo ciò, la prima volta che la Bibbia parla di un re delle linea reale di Davide regnante, lo fa a proposito di Gesù Cristo, colui "che ha il diritto legale". Di Gesù, Luca 1:32,33 (NM) dice: "Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e Geova Dio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre e del suo regno non ci sarà fine."
1
Daniele 7:23 illustra questo punto dicendo: "Egli disse questo: ‘In quanto alla quarta bestia, c’è un quarto regno che sarà sulla terra2
L’Agnello" è Gesù Cristo. Vedi Giovanni 1:29, 36.3
Non tutti sono d’accordo sull’identità dei "sette re "L’evangelista Hal Lindsey nel suo noto libro L’ultimo grande pianeta terra a p.112, elenca i primi 5 dei sette re: (1) Caldea (2) Egitto (3) Babilonia (4) Medo-Persia (5) Grecia. Comunque, il traduttore biblico Richard Francis Weymouth scrisse: "I cinque che ‘sono caduti’ sono gli imperatori Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone. Quello che ‘è ancora regnante’ è Vespasiano - e il settimo è probabilmente Tito, e l’ottavo e il Nerone redivivo nella persona di Domiziano". (Vedi la nota in calce di Weymouth a Rivelazione 17:10 nella sua traduzione Il Nuovo Testamento in linguaggio moderno Henry H. Halley nel suo libro Il manuale biblico di Halley suggerisce la seguente lista (1) Egitto (2) Assiria (3) Babilonia (4) Persia (5) Grecia (6) Roma.4
Il testo greco traduce letteralmente "e fuori dai sette è"5
L. J. Cheney, La storia del mondo occidentale, pag. 288.6
Elliott e Summerskill, Un dizionario di politica, (Edizione riveduta), p. 204.Torniamo ora a Daniele cap. 4 e riepiloghiamo in una tabella le informazioni trattate:
[A] |
"7 tempi" |
|
Albero (Dan. 4:10) |
Ceppo legato (Dan. 4:15) |
Albero "resuscitato" (Dan. 4:23) |
[B] |
7 anni |
|
Il governo del re Nabucodonosor (Dan 4:22) |
Nabucodonosor mentalmente malato. Non governa (Dan 4:24-25) |
Nabucodonosor è ristabilito nel regno (Dan. 4:34-36) |
[C] |
"7 tempi" |
|
Governo dei regni davidici dal 1077 aEV al 607 aEV (2 Samuele 7:11-16 Ezechiele 21:26-27) |
Dopo il 607 aEV nessun governo teocratico guidato da un re davidico (Ezechiele 21:26, 27) |
Gesù Cristo ‘Colui che ha il diritto legale’ viene fatto re, non solo sul territorio dell’Israele naturale, ma sul mondo intero (Daniele 7:13,14) Luca 1:32,33; Rev. 11:15) |
La domanda che necessita di una risposta è: Quanto durarono i sette tempi dal re Sedechia a Gesù Cristo? La Bibbia mostra che tre tempi e mezzo1 equivalgono ai 1.260 giorni di Rivelazione 12:6, 14. Partendo da ciò diviene possibile determinare i sette tempi:
3½ tempi = 1.260 giorni +
3½ tempi = 1.260 giorni =
_______________________
7 tempi = 2.520 giorni
La storia ha confermato che Gesù non divenne re 2.520 giorni dopo di Sedechia. È così evidente che il principio biblico di un giorno2 per un anno è applicabile qui, proprio come nella profezia di Daniele 9:24-26, che era una profezia circa la prima venuta di Gesù Cristo. Quindi i 2.520 giorni divengono 2.520 anni. Se contiamo 2.520 anni dal 607 a E.V. giungiamo all’anno 1914 E.V. Quando nel 1914 E.V. cominciarono a verificarsi gli avvenimenti relativi al "tempo della fine" menzionati da Gesù, i Testimoni di Geova ebbero l’evidenza pratica che la loro esegesi di Daniele capitolo 4 era corretta.
Da Daniele 7:13,14, apprendiamo che Gesù fu fatto re nei cieli e non sulla terra. Per tale ragione, i Testimoni hanno fede che Gesù sia stato intronizzato nei cieli nel 1914. Che egli non avrebbe cominciato a distruggere il sistema terrestre, quando fosse stato fatto re, è indicato dai seguenti passi biblici:
Matteo 25:31, 32: "Quando il Figlio dell’uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri....".
Rivelazione 12:10,12: "Ora sono venuti la salvezza e la potenza e il regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte dinanzi al nostro Dio! Per questo motivo rallegratevi, o cieli e voi che risiedete in essi! Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo."
Secondo il racconto di Matteo capitolo 25, dopo essersi "seduto sul suo glorioso trono" e prima di portare la distruzione su questo mondo corrotto, Gesù separa coloro che hanno la prospettiva della vita eterna da coloro che non ne sono beneficati.
Da Rivelazione capitolo 12, apprendiamo che dopo che Dio ha stabilito il suo regno sotto l’autorità di Gesù, Satana e i suoi confratelli angelici sono scacciati dai cieli e gettati sulla terra, e invece dell’inizio della "grande tribolazione", veniamo informati che al, Diavolo sarebbe stato permesso di recare "guai" alla terra per "un breve periodo di tempo". Questo quindi spiega le difficoltà storiche che il mondo ha sperimentato dal 1914 E.V.
Come predisse 2° Pietro 3:3, 4, "Poiché voi sapete questo prima di tutto, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, che procederanno secondo i propri desideri e diranno: "Dov’è questa sua promessa presenza? Infatti, dal giorno che i nostri antenati si addormentarono [nella morte], tutte le cose continuano esattamente come dal principio della creazione"." Non è sfuggito all’attenzione dei Testimoni di Geova che, nonostante l’abbondanza di dati, che distinguono la nostra epoca come unica nella storia, che gli scettici continuano a fare il confronto tra i nostri e i tempi precedenti. Questo in se stesso non è altro che un’evidenza che viviamo nel "tempo della fine".
1
In Rivelazione 11:2,3 il popolo di Dio subisce persecuzione per 1.260 giorni o 42 mesi, entrambi equivalenti a 3½ anni. Confronta con Daniele 7:25, 12:7.2
Vedi Ezechiele 4:6, Numeri 14:34
Conclusione
Per coloro che accettano la Bibbia come parola di Dio, le sue profezie sono assolutamente vere e degne di fiducia. Non vengono sminuite dalla cattiva interpretazione - indipendentemente da chi ne sia l’interprete, meritano il nostro rispetto e interesse, perché esse sono le portatrici di speranza di un mondo migliore che vedrà il Creatore dare la dovuta ricompensa rallegrando i cuori e le menti di tutte le sue creature intelligenti e che vedrà tutti i suoi ubbidienti, amorevoli servitori liberi da malattie, sofferenze e morte.
Note finali circa le chiese, i Testimoni di Geova e la questione delle aspettative profetiche inadepiute
1. Robert Glenn Gromacki - Sono questi gli ultimi giorni? Editori: Fleming H. Revell Company (1970),: L’identificazione di "Babilonia la Grande" in Rivelazione 17:5. "Alcuni l’hanno identificata come la Chiesa Cattolica Romana poiché essa siede su sette monti o colline. (La tradizione ritiene che Roma sia edificata su sette colli.) E’ più sicuro dire che questa sia l’apostata Cristianità, nella sua peggiore accezione, incluse tutte le denominazioni sette e dottrine che professano di essere unite a Cristo, ma che in realtà gli si oppongono." (pag. 71).
2. Predizioni inadempiute tra i Giudei. "Era diffusa tra gli ebrei di quel periodo (intorno al 1640) la convinzione che il Messia sarebbe giunto nel 1648. La sua venuta sarebbe stata accompagnata da ogni tipo di miracolo e ne sarebbe seguita l’epoca della redenzione... Sabbatai Zevi si proclamò il promesso Messia radunando un piccolo gruppo di discepoli. Inutile a dirsi, il 1648 passò l’era della redenzione non venne e gli attesi miracoli erano lungi dal verificarsi." Leon Festinger, Henry W. Riecken e Stanley Schaeter, Quando la profezia fallisce, University of Minnesota Press (1956) pag. 9.
3. Il punto di vista del traduttore biblico John Wycliffe: "Wycliffe scrisse una raccolta di potenti e dotte disquisizioni. La prima opera attribuitagli da alcuni è un piccolo trattato intitolato ‘Gli ultimi anni dell’Ecclesia’ scritto nel 1356. Costituisce un atto d’accusa verso la chiesa e i suoi sacerdoti... Significativo e il calcolo circa la fine, influenzato dalle profezie circa i 1.260 e i 1355 anni. Benché Wycliffe fosse persuaso che nessuno potesse predire il giorno dl giudizio, era sicuro che tale momento fosse a portata di mano. ‘Si dice che all’origine dello scritto fossero i terribili terremoti e le paurose pestilenze che decimarono l’Europa..." Leroy Edwin Froom, La fede profetica dei nostri padri, Volume II, pag. 59.
4. Il Ministro Battista "Reverendo" Harold Edwin Bafton, Ecco il ‘tempo della fine’, Exposition Press (1963):
(a) Riguardo ai "sette Tempi" di Daniele capitolo 4, "Così i sette anni di degradazione bestiale durante la sua insania di mente, corrispondono ai sette anni di governo gentile, o 2.520 anni, sulla base della misurazione di un giorno per un anno, costituendo un periodo di avvilimento materiale e spirituale." Pag. 35
(b) "Senza entrare in altri particolari, è quindi chiaro anche al più superficiale studente che i tre principali periodi di profezia cronologica convergono nei nostri giorni e terminano in pochi anni, quando finirà la più lontana data fornita dalla Bibbia. Nonostante ciò, non possiamo stabilire il giorno e l’ora, ma sappiamo il tempo e la stagione, che i primi discepoli non sapevano, né potevano sapere."
Ritorna alla homepage | Indice ricerche | Link 3