Assemblee Internazionali 2001
in Italia

Tratto da TGCOM

IN VISTA DEL CONGRESSO INTERNAZIONALE DEL 10 AGOSTOOttomila Testimoni di Geova ripuliscono lo stadio Olimpico

Saranno in ottomila, tutti con in mano sacchi neri e ramazze, per ripulire lo stadio Olimpico di Roma. Ottomila Testimoni di Geova del Lazio che, in vista del congresso internazionale della setta in programma dal 10 al 12 agosto, inizieranno domani la grande pulizia in segno di ospitalità per le migliaia di delegati italiani e stranieri in arrivo: secondo gli organizzatori saranno circa 80 mila le persone presenti.

"Il Congresso di quest'anno - ha spiegato Michele Bernardi, uno dei rappresentanti italiani - è il più grande raduno di Testimoni di Geova che si sia mai tenuto in Italia. Vi saranno delegazioni appartenenti a 27 nazioni di tre diversi continenti, e il programma sarà tradotto in 17 lingue".

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Tratto da LA STAMPA

VERCELLI
Giovedì 09 Agosto 2001

AL DELLE ALPI DA DOMANI A DOMENICA

Testimoni di GEOVA in 400 da Vercelli al raduno di Torino

VERCELLI. Saranno oltre 400 i Testimoni di GEOVA vercellesi che da domani a domenica parteciperanno, nello stadio torinese «Delle Alpi», al loro congresso internazionale sul tema: Insegnanti della parola di Dio. Complessivamente è prevista la partecipazione di oltre 35 mila delegati provenienti dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Valle d'Aosta, senza contare le delegazioni straniere in arrivo dal Belgio, dalla Germania, dagli Stati uniti e dalla Svizzera. Secondo le stime degli organizzatori altri 300 mila delegati, collegati con Torino via audio, saranno riuniti contemporaneamente in otto grandi impianti sportivi sparsi in tutta Italia: l'Olimpico di Roma, il San Nicola di Bari, l'Artemio Franchi di Firenze, il Bentegodi di Verona, il Cibali di Catania, il Sant'Elia di Cagliari, il Velodromo a Palermo e l'Autodromo di Monza. Il programma sarà simultaneamente tradotto in 17 lingue: albanese, arabo, bulgaro, ceco, cinese, croato, giapponese, greco, inglese, portoghese, romeno, slovacco, sloveno, spagnolo, tedesco, ungherese e «lis», la lingua italiana dei segni. Questa la scaletta dei lavori: domani alle 12 sarà pronunciato il «discorso chiave» con l'invito ai presenti di partecipare al processo di apprendimento e di insegnamento della parola di Dio; sabato mattina alle 11,55 sarà celebrata la cerimonia del battesimo per immersione completa in acqua dei nuovi Testimoni; la mattinata di domenica sarà incentrata sulla drammatizzazione di un antico racconto biblico, interpretato da attori in costumi d'epoca. [w. ca.]

 CRONACA - Venerdì 03 Agosto 2001
VOLONTARI AL LAVORO

Testimoni di Geova al Delle Alpi per il congresso

Sono 35 mila i delegati italiani provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta attesi, dal 10 al 12 agosto, allo Stadio delle Alpi di Torino, per il congresso dei Testimoni di Geova. Il meeting avverrà in contemporanea anche a Roma, Monza e Bari, per un totale di 200 mila delegati italiani, cui se ne aggiungeranno altri 17 mila stranieri. Nel capoluogo piemontese sono attesi i fedeli da Belgio, Germania, Svizzera e Stati Uniti. Collegamenti via audio sono previsti con altri 90 mila delegati di Palermo, Catania, Cagliari, Firenze e Verona. Duemila volontari saranno già al lavoro da domenica prossima per organizzare l'evento religioso. «Lo restituiremo migliore, più pulito e quasi rimesso a nuovo - ha annunciato il portavoce Alberto Bertone riferendosi allo Stadio delle Alpi - per sottolineare la nostra attenzione al sociale e alla proprietà altrui». 

 

CRONACA  Martedì 07 Agosto 2001

AL DELLE ALPI ATTESI 35 MILA FEDELI

Nel nome di Geova Sono duemila i testimoni di Geova arrivati, tra domenica e ieri, allo stadio Delle Alpi per ripulirlo in vista del loro congresso internazionale per cui è prevista la partecipazione di 35 mila «fratelli». I volontari, impegnati a lavare tutti i 70 mila sedili e le gradinate, lavoreranno fino a giovedì: venerdì si aprirà l’happening di preghiera, che durerà fino a domenica prossima. Sono giunti da tutte e 200 le congregazioni di Torino e provincia. «Per noi - dicono in molti - è un onore contribuire alla realizzazione di una manifestazione a carattere mondiale, che a Torino non si si verificava dal 1961». Tra le testimonianze raccolte si avverte un’adesione sincera e profonda ai ministri di Geova. «Inseguiamo un progetto di fratellanza - dice Daniele Anzalone -, per difendere i valori di amore, onestà e giustizia». Ieri, durante le operazioni di pulizia, gli altoparlanti diffondevano brani di letture della Bibbia. «Il congresso - annuncia il portavoce della manifestazione, Alberto Bertone - non sarà solo un’occasione di preghiera, ma offrirà lo spunto per riflettere e studiare su temi come la lotta alla pornografia, fenomeno che, soprattutto con Internet, è sempre più esteso». L’affitto del Delle Alpi è costato 24 milioni più Iva: una parte dei fondi - tutti autofinanziati - verrà raccolta tra il pubblico. Grazia Longo

CRONACA  Martedì 07 Agosto 2001

DA VENERDI’ A DOMENICA IN PROGRAMMA ALLO STADIO IL CONGRESSO INTERNAZIONALE

Al Delle Alpi va in campo Geova

Grazia LongoLa cosa che colpisce di più è il sorriso. Piegati dalla fatica e dal sole, da due giorni stanno ripulendo uno a uno i 70 mila sedili dello stadio Delle Alpi. Eppure hanno ancora la gentilezza di sorridere. A chi lavora accanto a loro, ma anche a chi li disturba per sapere perché mai usano così i giorni di ferie. «Per noi è un onore - dicono -, l’ultimo congresso internazionale dei testimoni di Geova a Torino risale al ‘61». E’ per non deludere i 35 mila «fratelli» attesi da tutti i paesi del mondo che i volontari delle 200 congregazioni di Torino e provincia sono arrivati in massa al Delle Alpi. Armati di straccio e ramazza, in duemila lavorano per rendere lo stadio il più accogliente possibile in vista dell’happening di preghiera che si terrà da venerdì a domenica prossimi. Il sole picchia duro, il lavoro da fare è ancora tanto, ma nessuno sembra scomporsi per questo. «E’ un’occasione per condividere un progetto comune» dice, sorridente, Daniele Anzalone, 26 anni, commerciante. Quale progetto? «Quello della fratellanza innanzitutto, per difendere i valori di amore, onestà e giustizia». E Cristina Marino, 32 anni, addetta alle pulizie alle Molinette aggiunge: «A questi valori si può credere solo dopo un percorso individuale di ricerca interiore: solo così si può consolidare la prospettiva eterna da condividere insieme agli altri fratelli». Osservazioni che sembrano estrapolate - e forse lo sono - da uno dei tanti testi di “Torre di Guardia”, la pubblicazione diffusa tra i testimoni di Geova. Ma questi ragazzi sono sinceramente convinti di quello che dicono. Ed è con la stessa naturalezza con cui raccontano della loro «ricerca individuale», che ascoltano attenti le parabole diffuse dagli altoparlanti. Un’atmosfera - a dire il vero - un po’ surreale. Nello spazio dove solitamente si urlano cori ti tifo sfegatato per i calciatori o il rocker del concerto di turno, adesso si sente la lettura di brani della Bibbia. Narrano del peccato di Adamo ed Eva e «dell’importanza di non agire su spinta di una scelta egoistica». Qui nessuno sembra farci caso, o meglio forse proprio perché si tratta di argomenti più che conosciuti, ciascuno rimane concentrato sul suo lavoro. Chi continua a pulire le gradinate - 500 fratelli, muniti di raschietto, hanno passato la domenica a scollare chewingum dalle sedie -, chi allestisce il punto di pronto soccorso e chi ancora si occupa dell’impianto elettrico e stereofonico. «Le assicuro che non è pesante» dice Giovanni Giannini, 57 anni pensionato, mentre si concede una breve pausa per il pranzo a sacco. Scusi, ma non le spiace perdere un giorno di ferie? «E perché dovrei? Diventando testimone di Geova ho trovato la risposta a tanti interrogativi, che per anni mi avevano tormentato». Ad esempio? «Chi siamo? Perché viviamo?». Insomma, lei filosofeggia. Giannini ride: «No, è che avevo bisogno di dare un senso alla mia vita e con la lettura della Sacra Bibbia ci sono riuscito». Idem per Vittorina Fenu, 52 anni, casalinga. La sua però è una storia più triste, anche se la racconta con il sorriso negli occhi. «Ho un figlio che ha problemi con l’eroina. E’ dura, molto dura, ma grazie alle fede ho trovato la forza per andare avanti». Il congresso sarà un’ulteriore occasione per rafforzare questa fede. Ma non ci saranno solo momenti di preghiera, anzi la maggior parte del tempo sarà dedicato alla riflessione e allo studio. Non sarà un po’ difficile, con un pubblico di oltre 30 mila persone? Il portavoce della manifestazione, Alberto Bertone è sicuro di no: «E’ già successo altre volte, i fratelli potrannno prendere appunti e seguire le letture sulla loro Bibbia». Gli argomenti trattati? «Molti puntano alle difficoltà nella nostra società sempre più preda di uno sfrenato consumismo, altri al ruolo della famiglia e alla lotta alla pornografia, un fenomeno che, soprattutto attraverso Internet è sempre più esteso». Tra i partecipanti saranno raccolti fondi per pagare l’affitto dello stadio. «Ci è costato 24 milioni più Iva - precisa Bertone -, tutto rigorosamente autofinanziato».

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