LA DOTTRINA DELLA TRINITA' E ATTI 5:3, 4
Un passo che i trinitari portano come "prova" della divinità dello spirito santo è quello che si trova in Atti 5:3,4, che dice:
3 Ma Pietro gli disse: <<Anania, perché mai Satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? 4 Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio>>. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Nella prima parte, Pietro dice che Anania mentì allo "Spirito Santo" e nella seconda dice che Anania mentì a "Dio". Con questo esempio, i trinitari affermano che Dio e lo Spirito Santo sono lo stesso essere, dato che Anania mentì ad entrambi. Questo non è necessariamente così per le ragioni che ora verranno presentate. Ci sono numerosi esempi sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento dove troviamo situazioni analoghe in cui gli stessi principi si possono applicare a Atti 5:3, 4.
In 1 Samuele 12:1 leggiamo:
Allora Samuele disse a tutto Israele: <<Ecco, ho ascoltato la vostra voce in tutto quello che mi avete chiesto e ho costituito su di voi un re. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Al versetto 13, il racconto continua con Samuele che dice:
Ora eccovi il re che avete scelto e che avevate chiesto. Vedete che il Signore ha costituito un re sopra di voi. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Il versetto 1 ci dice che "Samuele" ha costituito un re su Israele, mentre il 13 dichiara che fu "il Signore" a farlo. Certamente nessuno direbbe che Samuele era il Signore, solo perché l'atto di Samuele di costituire un re sopra Israele era l'equivalente di ciò che fece il Signore.
Un altro esempio simile lo troviamo in 1 Samuele 10:1 che dice:
Samuele prese allora l'ampolla dell'olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: <<Ecco: il Signore ti ha unto capo sopra Israele suo popolo. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
1 Samuele 16:13 aggiunge:
Samuele prese il corno dell’olio e lo consacrò con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e tornò a Rama. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Ancora, 2 Samuele 5:3 dichiara:
Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re in Ebron, e il re Davide fece alleanza con loro in Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re sopra Israele. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Infine, in 2 Samuele 12:7 è detto:
Allora Natan disse a Davide: <<Tu sei quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Chi unse Davide? Samuele o il Signore? Ebbene, certamente nessuno concluderebbe che questi versetti sono la chiara evidenza che Samuele e il Signore sono la stessa persona, o addirittura che Samuele stesso sia Dio, dato che entrambi sono descritti nell'effettuare lo stesso atto.
In Filippesi 3:6, l'apostolo Paolo, scrisse:
"quanto a zelo, persecutore della Chiesa..." (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Ma in Atti 9:5, Gesù dichiarò che egli era colui che Paolo stava perseguitando:
Rispose: <<Chi sei, o Signore?>>. E la voce: <<Io sono Gesù, che tu perseguiti! (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Certamente Gesù non era letteralmente perseguitato da Paolo, ma l'azione di Paolo contro la Chiesa era l'equivalente azione contro Gesù; perseguitando la Chiesa, egli stava perseguitando Gesù.
Passando ad un altro episodio ci chiediamo: "Chi guidò Israele fuori dall'Egitto?" Leggendo Esodo 32:33,34, noi scopriamo:
Il Signore disse a Mosè: <<Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. 34 Ora và, conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato>>. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Più avanti, in Neemia 9:11,12, alcuni fedeli Leviti dissero ciò di Dio:
Hai aperto il mare davanti a loro, ed essi sono passati in mezzo al mare sull’asciutto; quelli che li inseguivano tu li hai precipitati nell'abisso, come una pietra in fondo alle acque impetuose. 12 Li hai guidati di giorno con una colonna di nube e di notte con una colonna di fuoco, per rischiarare loro la strada su cui camminare. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Similmente, nel Salmo 77:20 (76:21), il Salmista scrisse:
Guidasticome gregge il tuo popolo per mano di Mosè e di Aronne. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Mosè guidò Israele? L'angelo guidò Israele? Dio guidò Israele? La risposta a tutte le domande è "sì".
Consideriamo ora un ultimo esempio. Il passo di Numeri 14:2 dice:
Tutti gli Israeliti mormoravano contro Mosè e contro Aaronne e tutta la comunità disse loro: <<Oh! fossimo morti nel paese d’Egitto o fossimo morti in questo deserto! (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Più avanti, ai versetti 26 e 27 si dice:
Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 27 <<Fino a quando sopporterò io questa comunità malvagia che mormora contro di me? Io ho udito le lamentele degli Israeliti contro di me. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Qui, mormorare contro Mosè e Aronne era la stessa cosa che moemorare contro Dio.
Nel testo di Atti 5:3, 4, si riscontrano delle analogie con gli esempi citati, quindi si può tranquillamente dire che mentire allo spirito santo è come mentire a Dio. Questo però, non rende le due parti un unico essere.
Se Atti 5:3, 4 stabilisce che Dio e lo spirito santo sono un unico e uno stesso essere, allora dobbiamo concludere che Numeri 14:2, 26, 27 stabilisce che Mosè e Aronne sono anch'essi Dio.
Nonostante ciò, alcuni sostengono che mentire allo spirito santo decreta effettivamente che lo spirito santo è una persona, dato che si può mentire solo a una persona, e non a una cosa. Nel linguaggio biblico, non è insolito trovare una personalità attribuita a cose astratte e inanimate. Osserviamo alcuni esempi:
Giobbe 31:38 Se contro di me grida la mia terra e i suoi solchi piangono con essa; (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Giobbe 34:6 Dovrei mentire contro la mia giustizia? La mia ferita è incurabile, benchè sia senza peccato". (La Sacra Bibbia (1991) La Nuova Diodati)
Abacuc 2:3 Poiché la visione è per un tempo già fissato, ma alla fine parlerà e non mentirà: se tarda, aspettala, perché certamente verrà e non tarderà>>. (La Sacra Bibbia (1991) La Nuova Diodati)
Luca 7:35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli>>. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Nessuno di noi direbbe, dato che le scritture dicono che "la terra grida", "il solchi piangono", "la visione parla e può mentire", "la sapienza ha figli", che queste cose devono essere persone, dato che solo delle persone possono fare ciò.
Forse nessuna scrittura mette in discussione il punto di vista trinitario riguardo ad Atti 5:3,4 come fa Giacomo 3:14. Vediamo cosa dice questo passo.
Giacomo 3:14 Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. (La Sacra Bibbia CEI (1987) Conferenza Episcopale Italiana)
Degno di nota è ciò che dice un Dizionario biblico alla voce "Spirito di Dio". Esso dice: "…mentire agli apostoli è come mentire allo Spirito Santo (5, 3) o a Dio (5, 4)…Queste espressioni possono però tutte quante essere intese come personificazioni della forza divina". (Dizionario biblico a cura di Herbert Haag (1963) S.E.I. Torino)
A questo punto è chiaro che se uno può mentire contro la verità, senza che essa sia una persona, uno può anche mentire contro lo spirito santo senza che esso sia una persona.
Sì, usare Atti 5:3,4 per provare che lo spirito santo è Dio è fuorviante e disonesto.
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