1 Giovanni 5:20

The Living Bible [La Bibbia vivente] di Kenneth Taylor qui traduce:

"Gesù Cristo è Figlio, il quale è il solo vero Dio; ed egli è la vita eterna".

Se questa versione fosse corretta, allora dovremmo accettare che Gesù sia "il solo vero Dio". Poiché la Bibbia attesta chiaramente che c’è un solo vero Dio, allora questo potrebbe voler dire che Giovanni affermasse che il Figlio, come il Padre, fosse questo "Dio". Quindi, questo passo potrebbe essere usato per sostenere l’insegnamento secondo il quale Dio è una persona composta da tre persone (l’altra persona sarebbe lo ‘Spirito Santo’): la ‘Trinità’.

Il testo greco qui dichiara:

"oidamen de hoti ho huios tou theou hekei kai dedwken heuin dianoian hiva ginwskomen ton alethinon: kai esmen en tw alethinos en tw huiw autou Iesou Christow. Houtos estin ho alethinos theos kai zwe aiwnios".

Letteralmente si legge:

"Noi-abbiamo-saputo ma che il Figlio di-Dio è-venuto, ed egli-ha-dato a-noi la capacità-intellettuale affinché-noi-conoscessimo il vero; e noi-siamo nel vero, nel Figlio di-lui Gesù Cristo. Questi è il vero Dio e la vita eterna".

Traduzione Interlineare del regno, WTB&TS, edizione 1986.

Da quanto si legge sopra risulta del tutto chiaro che Giovanni stia mettendo in risalto "che" (‘hoti’) il Figlio di Dio è "venuto" (‘hekei’). E perché il Figlio è venuto? Per "darci la capacità-intellettuale (‘diaonian’). Ma su chi dovremmo ricevere questa "capacità-intellettuale"? Giovanni scrive "affinché noi-conoscessimo *il vero* (‘alethinon’). Non venne il Figlio per spiegarci il Padre, il quale è "ton monon alethinon theou", cioè "il solo vero Dio"? - Giovanni 17:3. Giovanni non sta mettendo a fuoco il Padre nei versetti 18 e 19 come premessa di ciò che scrive al versetto 20? Quindi il soggetto di "thous", "Questo", è manifestamente "il vero Dio e la vita eterna". Quindi, benché il più possibile antecedente a "houtos", "Questi", sia Gesù Cristo, egli è "il solo vero", cioè Dio il Padre.

"houtos: come culmine dei versetti 18-20 il riferimento è quasi certamente a Dio il reale, il vero, opposto al paganesimo (vers. 21)" - "A Grammar Analysis of the Greek New Testament, [Un’analisi grammaticale del NT], Zerwick/Grosvenor, Istituto Biblico di Roma, 1981.

"[1 Giovanni 5:] 20 segg. Cristo ha rivelato il solo vero Dio, la fonte della vita eterna (confr. 5:12; Giov. 17:3; 20:31). ‘Questi è il vero Dio’ non è riferito a Gesù come pensa Stauffer (Theology of the NT. [Teologia del NT] (Traduzione inglese 1955), 114)". G. Johnston, Peake’s Commentary on the Bible, [Commentario Biblico di Peake sulla Bibbia] Thomas Nelson & Figli, ristampa del 1964.

"Conclusione: Sebbene sia certamente possibile che houtos ["questi"] sia riferito a Gesù Cristo, varie linee convergono sull’evidenza del "solo vero" Dio il Padre come probabile antecedente. Questa posizione, houtos=Dio, è sostenuta da molti commentatori e autori di studi generali, e significativamente da quei filologi che esprimono un’opinione sulla questione". - M Harris, "Jesus as God, The New Testament Use of Theos in Reference to Jesus", [Gesù come Dio, L’uso di ‘Dio’ con riferimento a Gesù nel NT] Baker Book House, Grand Rapids, Michigan, 1992, pag. 253.

"…è più verosimile che il termine ‘questo’ abbia un più ampio e più vago riferimento. Lo scrittore sta raccogliendo nella sua mente tutto ciò che ha detto su Dio: come Egli è luce e amore, come Egli è rivelato quale Padre mediante il Figlio suo Gesù Cristo, e ‘questi’, aggiunge, ‘è il vero Dio’…Per illustrarlo, dobbiamo solo tornare a Giovanni 17:3". C.H. Dodd, Moffatt New Testament Commentary. [Commentario del NT di Moffatt]

"[1 Giovanni]5:20-21. Conoscendo il vero Dio; … Il greco del vers. 5:20 ha solo il vero e dichiara letteralmente: noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato la capacità intellettuale’ di acquistare conoscenza del vero e noi siamo uniti al vero, nel Figlio suo Gesù Cristo. ‘Questi è il vero Dio e la vita eterna’. È evidente da questo che ‘il vero’ è assolutamente Dio. Cristo è suo Figlio. Nella frase finale questi deve naturalmente riferirsi ancora a Dio, non a Cristo, come alcuni hanno suggerito. Cristo è ben consapevole che gli è stato dato il nome di Dio (Fil. 2:9-11) o il titolo ‘Dio’ (Ebrei 1:8-9; Giovanni 1:1), ma questo non è in armonia col tema qui trattato, che contrasta con veri e falsi intendimenti di Dio, per i quali la rivelazione di Cristo serve da norma.

"5:20 ci rammenta la preghiera di Gesù riportata in Giovanni 17:3: ‘Questo significa vita eterna: acquistare conoscenza di te il solo vero Dio e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo…’". - William Loader, The Joannine Epistles, [Le epistole di Giovanni] Epworth Commentaries, 1992, pag. 79. (Questo commento usa la Revised English Bible [Bibbia inglese riveduta] (1989) nelle sue citazioni).

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