Preti e suore: abusi sessuali
http://www.ansa.it/settori/initalia/20010320151131822818.html
VATICANO: CONFERMA ABUSI SESSUALI DI PRETI SU SUORE
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR - Il Vaticano conferma l'esistenza di ''casi di abusi sessuali subiti da religiose da parte di sacerdoti o missionari'', afferma che ''sta trattando'' il problema, che definisce ''ristretti ad un'area geografica delimitata'', che dovrebbe essere l'Africa, anzi se non viene ufficialmente comunicato.
''Il problema - afferma una dichiarazione del portavoce Joaquin Navarro Valls - e' conosciuto, ed e' ristretto ad un' area geografica delimitata. La Santa Sede sta trattando la questione in collaborazione con i vescovi, con l'Unione superori generali (Usg) e l'Unione internazionale superiori generali (Uisg). Si lavora sul doppio versante della formazione delle persone e della soluzione dei casi singoli. Alcune situazioni negative - commenta infine Navarro - non possono far dimenticare la fedelta' spesso eroica della stragrande maggioranza di religiosi, religiose e sacerdoti''.
La questione sulla quale il portavoce ha risposto alle domande dei giornalisti era stata sollevata dal National Catholic Reporter, ripreso in Italia dall'agenzia Adista e oggi da un quotidiano. Secondo il giornale statunitense, che cita due suore americane e parla di un rapporto consegnato nel 1995 in Vaticano, ci sarebbero casi di suore che hanno subito abusi, a volte violenze sessuali da sacerdoti e missionari, che in alcuni casi le avrebbero anche spinte ad abortire. Suor Maria O'Donohue, autrice del rapporto, racconta di ''un prete che spinge una suora ad abortire, lei muore e lui celebra ufficialmente la Messa'' per i funerali; afferma che le suore sono cercate ''per timore di contrarre l'Aids con le prostitute'' da ''preti ed esponenti della gerarchia ecclesiastica che abusano del loro potere e tradiscono la fiducia di suore coinvolte in relazioni sessuali di sfruttamento''.
A quanto si apprende le vicende riguarderebbero quasi esclusivamente l'Africa, anche se il rapporto di suor O'Donohue parla di situazioni piu' diffuse. La cultura di quel continente rende infatti difficile per una donna sottrarsi alle richieste sessuali di un uomo, specialmente se anziano. Lo stesso Papa, nei suoi viaggi africani, ha piu' volte ricordato l'obbligo sacerdotale del celibato, concetto estraneo alla culture nere, nelle quali, ad esempio, avere molte mogli e molti figli e' invece segno di importanza sociale. (ANSA).
PSA
20/03/2001 15:11
Il Vaticano nella bufera, casi di abusi sessuali su suore in Africa
CITTA' DEL VATICANO, 20 MARZO 2001 - "Alcune situazioni negative non possono far dimenticare la fedeltà spesso eroica della stragrande maggioranza di religiosi, religiose e sacerdoti". Il portavoce vaticano Joaquin Navarro commenta così la pubblicazione negli Statio Uniti di un rapporto-denuncia su aggressioni sessuali subite in Africa da suore che, in alcuni casi, sarebbero state violentate e molestate da sacerdoti e missionari.
Un problema "conosciuto" sul quale il Vaticano lavora da tempo. Così il direttore della sala stampa vaticana Joaquin Navarro Valls ha commentato le notizie di stampa circa abusi sessuali perpetrati da sacerdoti su suore di vari Paesi del mondo, pubblicate dal National Catholic Reporter e tradotte stamane su un quotidiano. "Il problema è conosciuto - ha detto il portavoce del Papa- ed è ristretto ad un'area geografica delimitata. La Santa Sede sta trattando la questione in collaborazione con i vescovi, con l'Unione Superiori Generali (USG) e con l'Unione Internazionale Superiore Generali (UISG). Si lavora sul doppio versante della formazione delle persone e della soluzione dei casi singoli.
Il Vaticano conferma l'esistenza di "casi di abusi sessuali subiti da religiose da parte di sacerdoti o missionari", afferma che "sta trattando" il problema, che definisce "ristretti ad un'area geografica delimitata", che dovrebbe essere l'Africa, anzi se non viene ufficialmente comunicato.
La questione sulla quale il portavoce ha risposto alle domande dei giornalisti era stata sollevata dal National Catholic Reporter, ripreso in Italia dall'agenzia Adista e oggi da un quotidiano. Secondo il giornale statunitense, che cita due suore americane e parla di un rapporto consegnato nel 1995 in Vaticano, ci sarebbero casi di suore che hanno subito abusi, a volte violenze sessuali da sacerdoti e missionari, che in alcuni casi le avrebbero anche spinte ad abortire.
Suor Maria ÒDonohue, autrice del rapporto, racconta di "un prete che spinge una suora ad abortire, lei muore e lui celebra ufficialmente la Messa" per i funerali; afferma che le suore sono cercate "per timore di contrarre l'Aids con le prostitute" da "preti ed esponenti della gerarchia ecclesiastica che abusano del loro potere e tradiscono la fiducia di suore coinvolte in relazioni sessuali di sfruttamento".
A quanto si apprende le vicende riguarderebbero quasi esclusivamente l'Africa, anche se il rapporto di suor ÒDonohue parla di situazioni più diffuse. La cultura di quel continente rende infatti difficile per una donna sottrarsi alle richieste sessuali di un uomo, specialmente se anziano. Lo stesso Papa, nei suoi viaggi africani, ha più volte ricordato l'obbligo sacerdotale del celibato, concetto estraneo alla culture nere, nelle quali, ad esempio, avere molte mogli e molti figli è invece segno di importanza sociale. "Il problema - ha risposto testualmente Navarro ai giornalisti - è conosciuto, ed è ristretto ad un'area geografica delimitata".
Il National Catholic Reporter elenca casi verificatisi in 23 paesi, compresa l'Italia e l'Irlanda, dove seminaristi e novizie degli Istituti missionari trascorrono periodi di formazione universitaria.
I racconti più sconvolgenti riguardano un sacerdote che avrebbe violentato alcune aspiranti novizie alle quali doveva invece fornire i certificati per entrare in convento, 29 suore rimaste incinte nella stessa diocesi, suore dipendenti finanziariamente da preti che estorcono loro favori sessuali, direttori spirituali e confessori che ignorando la scomunica "latae sententiae" che li colpisce automaticamente, seducono giovani religiose nei confessionali.
"La cospirazione del silenzio contribuisce al problema", ha affermato in un successivo rapporto suor Maria Mc Donald, superiora delle Suore Missionarie di Nostra Signora d'Africa.
Nel suo documento, consegnato nel 1998, suor Mc Donald confermava nella sostanza le accuse mosse dal precedente rapporto e, osservando che non era stata ancora disposta nessuna ispezione, chiedeva un'azione coordinata da parte di superiori religiosi e vescovi per mettere fine a questi orrendi fatti: "solo se affronteremo insieme il problema riusciremo a trovare le soluzioni". Il Vaticano, stando alle parole di Navarro, ha accolto questo invito. (Tratto da quotidiano.net)
Suore molestate e violentate
un rapporto accusa i sacerdoti
Dagli archivi della Chiesa spuntano centinaia di denunce. Il fenomeno più diffuso in Africa
MARCO POLITI
ROMA - Preti che molestano suore, preti che abusano di suore, preti che costringono ad abortire le monache con cui hanno avuto rapporti sessuali. Emergono dagli archivi della Chiesa le denunce su un fenomeno che abbraccia i cinque continenti e che sino ad ora è stato soffocato sotto la coltre del silenzio.
Le denunce sono precise, firmate con nome e cognome e presentate a più riprese durante gli anni Novanta, alle istanze maggiori della Chiesa: la Congregazione vaticana per la vita consacrata, le riunioni dei Superiori degli ordini religiosi, varie Conferenze episcopali.
Il 18 febbraio 1995 un rapporto viene consegnato al cardinale Martinez Somalo, prefetto della Congregazione vaticana per la vita consacrata. E' un pugno nello stomaco. Si parla di suore sfruttate sessualmente, sedotte e spesso violentate da preti e missionari. Messo in allarme il cardinale Martinez Somalo, incarica un gruppo di lavoro della Congregazione di approfondire la questione con suor Maria O' Donohue, autrice del rapporto e coordinatrice per conto della Caritas internazionale e dell'agenzia Cafod (Fondo cattolico per lo sviluppo oltremare) i programmi sull'Aids. Le sue denunce in Vaticano sono agghiaccianti. «Gli abusi sono diffusi», racconta, le segnalazioni molteplici. Aspiranti alla vita religiose violentate dal prete cui portano i certificati necessari. Medici di ospedali cattolici avvicinati da preti che portano «ad abortire suore e altre giovani donne». Fedeli allarmati per gli abusi. Nello shock dei monsignori presenti, suor O'Donohue evoca la storia di un «prete che spinge una suora ad abortire, lei muore e lui celebra ufficialmente la messa requiem» per la sventurata.
Molti casi vengono riportati dall'Africa dove la cultura non favorisce il celibato e dove per tradizione «è impossibile per una donna o un'adolescente dire no ad un uomo, specie ad un anziano e particolarmente ad un sacerdote». Ma gli esempi di abuso vengono da tutto il mondo. Suor O'Donahue ha lavorato sodo per mesi ed anni. Già nel 1994 ha trasmesso alle autorità ecclesiastiche un rapporto in cui informa che con l'espandersi dell'Aids le suore sono state identificate anche da preti come gruppo ‘‘sicuro'' dal punto di vista sanitario e quindi oggetto di richieste sessuali. Certi preti le cercano proprio «per timore di contrarre l'Aids con prostitute». In una nazione la superiora di una comunità di suore è stata avvicinata nel 1991 da preti che le chiedevano di poter usufruire dei favori sessuali delle sue monache. Purtroppo è piuttosto diffuso il fenomeno di «preti ed esponenti della gerarchia ecclesiastica che (così viene riportato) abusano del loro potere e tradiscono la fiducia di suore coinvolte in relazioni sessuali di sfruttamento». Accade spesso che preti invitino le suore a prendere la pillola. Poi succede, invece, che in una comunità venti suore si trovino incinte contemporaneamente. Ma accade anche che le autorità ecclesiastiche locali siano sorde alle denunce. In un caso citato - 29 suore rese gravide dai preti di una diocesi - la superiora chiese invano l'intervento del vescovo. Fu, invece, «rimossa dal vescovo» e rimpiazzata da un'altra. L'appello alle istanze ecclesiastiche superiori non ebbe seguito.
Testimonianze di abusi, ha dichiarato suor O'Donahue, vengono da 23 paesi del mondo: dal Burundi al Brasile, dalla Colombia all'India, dall'Irlanda, all'Italia, alla Nuova Guinea, alle Filippine, agli Stati Uniti. Le sue denunce, raccolte dal National Catholic Reporter in America e in Italia dall'agenzia Adista (che le metterà presto on line), non nascono da posizioni femministe - che lei respinge - ma esigono dal Vaticano un intervento educativo a tutti i livelli. Nel 1998 anche la superiore religiosa suor Marie Mc Donald ha presentato un suo rapporto, gettando luce su «molestie sessuali e stupri perpetrati da preti e vescovi».
Il Vaticano sta monitorando il fenomeno, sensibilizza discretamente i vescovi, ma non risultano atti ufficiali in cui il grave problema sia affrontato direttamente. «Per quanto io ne sappia, non è stata disposta alcuna ispezione», afferma suor Mc Donald, superiore della Suore Missionarie di Nostra Signora d'Africa. Le strategie dello sfruttamento sono varie, spiega: «Suore diventate finanziariamente dipendenti da preti, che possono chiedere in cambio favori sessuali» oppure preti che da direttori spirituali o confessori estorcono rapporti di sesso. «La cospirazione del silenzio - aggiunge - contribuisce al problema. Solo se lo affronteremo insieme, riusciremo a trovare le soluzioni». Però bisogna agire presto. Già tre anni fa suor Mc Donald segnalava che la situazione peggiorava invece di migliorare. (tratto da La Repubblica, 20 Apr. 2001)
Mercoledi 21 marzo 2001
Redazione
La chiesa cattolica ha ammesso di sapere che, in almeno 23 paesi in tutti i continenti, le suore subiscono abusi sessuali da parte di sacerdoti. La maggior parte dei casi viene segnalata in Africa, dove i preti evitano di ricorrere alle prostitute per non correre il pericolo di contrarre l'Aids, e rivolgono quindi le loro attenzioni alle suore. Alcuni rapporti confidenziali della Santa Sede, divulgati dal National Catholic Reporter, settimanale cattolico americano, rivelano che qualche rappresentante del clero usa la propria autorita' finanziaria e spirituale per ottenere favori sessuali dalle suore, specialmente quelle dei paesi del Terzo Mondo in cui ancora vige una cultura di sottomissione delle donne nei confronti degli uomini.
I rapporti - alcuni recenti, altri vecchi di almeno sette anni - dicono che la moneta di scambio e' spesso il trasferimento per lavorare in una determinata diocesi o missione. In alcune circostanze estreme, i preti hanno messo incinte le suore e le hanno incoraggiate ad abortire. L'articolo americano si basa su cinque documenti, presentati negli ultimi anni da responsabili di ordini religiosi alle congregazioni vaticane. I dossier descrivono una situazione scabrosa soprattutto in Africa.
In un continente devastato dall'Aids, le suore, come le adolescenti, sono viste come garanzia di un rapporto sicuro. I documenti affermano che le autorita' ecclesiastiche hanno fatto poco per risolvere il problema. Uno dei casi citati riguarda una suora africana costretta all'aborto e morta durante l'intervento; il suo aggressore ha officiato la messa del funerale. Un altro caso riguarda 29 sorelle della stessa congregazione, tutte messe incinte dai preti della diocesi.
Ovviamente la parola d'ordine in Vaticano e' minimizzare. Il portavoce ufficiale della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, ha dichiarato ieri: "Il problema e' noto e riguarda una ristretta area geografica. Alcune situazioni negative non devono mettere in ombra la fede, spesso eroica, della stragrande maggioranza dei religiosi e delle religiose". Il capo della congregazione per la vita religiosa, cardinale Martinez Somalo, ha istituito un comitato per esaminare il problema.
Uno dei pochi a voler commentare la notizia a Roma e' padre Giulio Albanese della MISNA, coraggiosa agenzia missionaria di notizie. Don Giulio ritiene doveroso denunciare questi orrori, ma ricorda che e' altrettanto importante salvaguardare il lavoro fatto dalla maggioranza dei missionari, che spesso hanno pagato con la vita il loro coraggio e sacrificio. (Tratto da www.lettera22.com)
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