Sms e ripudi
15 luglio 2001
Articolo messo in Rete alle 20:48 ora italiana (18:48 GMT)
KUWAIT (CNN) -- Per le donne del Kuwait è arrivato il momento di spegnere i cellulari e computer. Infatti in futuro un marito che voglia divorziare non dovrà più pronunciare per tre volte di fronte alla moglie la tradizionale frase "Io ti ripudio". Basterà inviare il messaggio sul cellulare della signora con un Sms o sulla posta elettronica del computer.
Anche se non all'unanimità, i depositari dell'interpretazione della Sharia, la legge sacra degli islamici, sono orientati ad ammettere la pratica.
Tra i favorevoli c'è il presidente del comitato kuwaitiano per l'applicazione della Sharia, Khaled al Matkhour. In un'intervista al quotidiano "Al Watan", al Matkhour ha precisato che la moglie ripudiata ha anche l'onere di verificare che il messaggio di divorzio sia stato inviato dal marito e che "non si tratti di uno scherzo".
Il ripudio all'insegna della tecnologia ha già dei precedenti. A fine giugno, nell'emirato di Dubai, un tribunale civile ha registrato e approvato il primo divorzio notificato tramite telefono cellulare. Il caso fa parte di 16 altri simili all'esame dei giudici. Anche qui numerosi mariti hanno inviato messaggi ai telefoni delle proprie mogli per lasciarle, provocando così divorzi di fatto. Sinora si erano registrati solo casi di notifica di divorzio tramite email.
Abdul Salam Darwish, consulente familiare presso la sezione riconciliazioni familiari del tribunale di Dubai, racconta che il ufficio ha ricevuto una richiesta da parte di una coppia degli Emirati Arabi Uniti da parte di una coppia di coniugi. I due volevano sapere se erano a tutti gli effetti divorziati dopo che il marito aveva inviato sul cellulare della moglie un messaggio in cui diceva :"Perché sei in ritardo? Io divorzio da te". Anche qui per lasciarsi un semplice Sms sembra sufficiente. La risposta di molti esperti interpellati è stata che il divorzio è valido dal momento che il marito ha espresso la volontà di divorziare e la moglie ne è stata informata.
Con il contributo di ANSA