Suore e Ruanda
Tratto da www.cnnitalia.it dell'8 giugno 2001
Articolo messo in Rete alle 02:58 ora italiana (00:58 GMT)
BRUXELLES (CNN) -- Sono stati giudicati colpevoli, e rischiano pene fino all'ergastolo, i quattro ruandesi, tra cui due suore benedettine, accusati - davanti ad un tribunale belga - di gravi reati contro il diritto umanitario internazionale per il genocidio in Ruanda del 1994, quando furono trucidati, a colpi di machete, più di 800.000 tutsi e hutu moderati.
Il verdetto di colpevolezza è giunto in nottata, dopo meno di 12 ore di camera di consiglio e a conclusione di un processo durato otto settimane, in un'aula del palazzo di giustizia di Bruxelles.
I 12 giudici popolari - sette uomini e cinque donne - erano chiamati a pronunciarsi sulla colpevolezza o meno di coloro che in quella tragedia, secondo il pubblico ministero, hanno
istigato all'omicidio o non hanno fatto niente per evitare i massacri che si compivano davanti ai loro occhi.
La decisione spettava a una giuria ordinaria grazie ad una legge belga del 1993 che ha concesso la competenza universale per i crimini di guerra ai tribunali di tutto il paese. E' sempre quella legge che, di recente, ha consentito tra l'altro anche la presentazione alla magistratura belga di una denuncia contro il premier israeliano Ariel Sharon per il massacro di Sabra e Chatila, in Libano (1982).
Teatro delle efferatezze del genocidio rievocate davanti alla Corte d'Assise di Bruxelles, la zona di Butare, nel sud del Ruanda. Qui vivevano Vincent Ntezimana, 39 anni, professore universitario; Alphonse Higaniro, 51 anni, che dopo essere stato ministro dei trasporti era diventato imprenditore; e le due religiose, suor Gertrude - al secolo Consolata Mukangango, 42 anni - superiora del convento di Sovu, a pochi chilometri da Butare; e suor Maria Kisito, Julienne Mukabutera, 36 anni.
Per stabilire l'entità della pena invece, sarà necessaria una nuova camera di consiglio, e la sentenza dovrebbe essere annunciata nelle prossime ore di venerdì.
Il professor Ntezimana, secondo le accuse, avrebbe fornito ai loro assassini gli indirizzi dei professori tutsi dell'università di Butare, mentre l' ex ministro Higaniro, con i suoi scritti, avrebbe fatto uccidere un numero imprecisato di persone.
Suor Gertrude e suor Maria, invece, sono state ritenute colpevoli di aver provocato la morte di migliaia persone che dopo aver trovato riparo nel convento erano finite in mano ai miliziani tutsi, che le sterminarono in tre massacri tra la fine di aprile e l'inizio di maggio 1994.
Con il contributo di ANSA
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