Sviste di traduzione
e competenza

 

La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (TNM), edita dai Testimoni di Geova, è stata spesso oggetto di infuriate critiche. Molti e diversi sono i motivi che spingono persone qualificate, assieme a molte altre assai meno competenti, a formulare accuse di ogni genere. Come risultato è stata spesso constatata l'inconsistenza delle critiche stesse, molte volte motivate solo da marcate differenze di premesse teologiche, evidentemente estranee al processo traduttivo puro. La magra figura fatta dai critici né è stata solo una normale conseguenza.

Diverso è invece il caso in cui vengano constatati evidenti e grossolani errori di traduzione. Quanti di questi errori sono stati segnalati dagli zelanti critici della TNM? Sono cosi' tanti e di tale importanza da poter infangare la competenza del comitato di traduzione della TNM?

Allo scopo di far sembrare incompetenti i traduttori della TNM, alcuni critici arrivano a menzionare complessivamente una sola '"svista" clamorosa' operata in Levitico 23:21. Essi fanno notare che nella prima versione in italiano del 1967 il versetto diceva:

"E in questo stesso giorno dovete proclamare per voi stessi il santo congresso di Geova"

mentre nella versione riveduta del 1986 lo stesso versetto era reso:

"E in questo stesso giorno dovete fare una proclamazione; ci sarà per voi stessi un santo congresso".

A questo punto il sagace critico chiede retoricamente "Dov'è finito il nome di Geova presente nell'edizione del '67 ? Lo hanno forse dimenticato i traduttori TdG?"

Ovviamente fornisce subito la risposta: "nell'edizione del '67 hanno scambiato il verbo yiyi (sarà) con il sacro tetragramma JHWH, e così hanno messo il nome Geova. Accortisi della grossolana svista hanno subito rimediato nell'edizione del 1986"!

Citanto un totale di un solo errore di traduzione, di cui esamineremo la gravità, il critico pensa di avere dimostrato l’incompetenza dei traduttori dell'intera opera!

 

RISPOSTA

 

Sorprende così tanto l'errore di traduzione commesso Levitico 23:21? Come già notato si tratta di un singolo errore su un totale di centinaia di migliaia di parole. C'è stata una confusione tra la parola %*%* e %&%* . Mostrare i caratteri ebraici che ne evidenziano la somiglianza sarebbe stato più coerente con l’accusa della "svista", ma il sagace critico preferisce evitarlo, per ovvi motivi. Inoltre, come nota lo stesso critico, questo errore è stato prontamente corretto nell'edizione successiva. Qual'è allora il problema?

Secondo il critico, questo singolo episodio è di per sè prova inconfutabile di incompetenza dei traduttori dei traduttori della TNM. Ci domandiamo davvero se costui sarà disposto ad applicare lo stesso criterio anche alle traduzioni bibliche appartenenti alla propria religione. Che dire se, ad esempio, prendiamo in esame l’unica traduzione che la Chiesa Cattolica ha usato per più di mille anni, l’unica considerata autorevole e degna di fede, al punto da arrivare a proibirne per secoli la traduzione nelle nascenti lingue 'volgari'. Stiamo parlando della notissima Vulgata di Girolamo?

Ebbene, in Esodo 34:29, 30, 35  leggiamo come Girolamo traduce per tre volte che la faccia di Mosè era "cornuta"

Ex. 34,29 "cumque descenderet Moses de monte Sinai tenebat duas tabulas testimonii et ignorabat quod cornuta esset facies sua ex consortio sermonis Dei"

Ex. 34,30 "videntes autem Aaron et filii Israhel cornutam Mosi faciem timuerunt prope accedere"

Ex. 34,35 "qui videbant faciem egredientis Mosi esse cornutam sed operiebat rursus ille faciem suam si quando loquebatur ad eos"

Si tratta di un madornale errore ripetuto ben tre volte nello stesso contesto, e le tragicomiche conseguenze furono tali da indurre addirittura Michelangelo Buonarroti a scolpire il suo famoso Mosè nel 1500 (!) proprio con le corna! In realtà il termine ebraico tradotto erroneamente "cornuta" era da tradursi "raggiante" o "luminosa" come traducono correttamente le Bibbie di oggi. Pensate, per secoli i fedeli cattolici hanno creduto che Mosè avesse avuto le corna!

Eppure per la Chiesa cattolica, e per questo zelante critico della TNM, Girolamo non solo è stato uno dei più competenti traduttori della Bibbia ma è anche persona da venerarsi in quanto Santo.

Nonostante errori come questi, i Testimoni di Geova non hanno mai considerato Girolamo un traduttore "incompetente"; come mai? Forse perché sanno distinguere tra la critica seria e circostanziata e critica strumentale da osteria, tra il fumo sollevato per nascondere ben altre mancanze e l’arrosto dei fatti e delle prove, per quanto scomode…

Lasciamo al lettore ogni ulteriore commento e conclusione, preferendo esercitare compassione cristiana e pregare per i nostri nemici (Mt. 5:44).

 

 

Il Mosè

di Michelangelo Buonarroti

 

"cornuta esset facies sua"…..

…."cornutam Mosi faciem"…..

….."faciem egredientis Mosi esse cornutam"…..

Esodo 34:29, 30, 35 – San Girolamo - IV° sec.

 

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